(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 17 apr. - È primavera, tempo di allergie. Anche se dimenticate, a causa della pandemia da coronavirus, sono sempre in agguato: colpiscono, infatti, quasi 1 bambino su 2. Come cambiano le allergie respiratorie ai tempi del coronavirus? È la domanda che si e' posta l'Osservatorio Paidoss da cui nasce la prima indagine italiana, in collaborazione con Sanita' In-Formazione, al via nei giorni scorsi e che coinvolge circa settemila pediatri in tutta Italia.
"La vita di migliaia di bambini e adolescenti e' cambiata in maniera radicale dopo la chiusura delle scuole e l'appello a restare a casa - ha dichiarato il dott. Giuseppe Mele, Presidente Paidoss - Le allergie respiratorie potrebbero aver subi'to dei cambiamenti dovuti alla mutata esposizione agli agenti patogeni, alla riduzione dell'inquinamento ambientale e alla rimodulazione dell'offerta sanitaria con la diminuzione delle prestazioni ambulatoriali. Ed e' proprio da questa analisi di cambiamento che Paidoss ha deciso di approfondire il tema delle allergie al tempo del coronavirus per aggiungere informazioni preziose alla conoscenza di tali patologie".
Tra gli aspetti piu' interessanti, lo studio andra' ad analizzare se si e' verificato, da quando e' iniziata la pandemia da Covid-19, un aumento o una diminuzione delle richieste di visite o una minore aderenza alle cure per paura di effetti collaterali dei cortisonici inalatori. Attraverso un questionario di 10 domande si chiedera' a circa settemila pediatri (aspettativa di risposta circa 1000 pediatri) se hanno notato un aumento o diminuzione della sintomatologia da rinite allergica o se essi hanno ritenuto opportuno modificare l'approccio terapeutico alle malattie allergiche respiratorie. Si cerchera' di capire se la pandemia da coronavirus abbia dato un impulso positivo alla telemedicina e ai consulti medici a distanza.
I risultati dell'indagine saranno inseriti nel corso di formazione professionale ECM di Sanita' In-Formazione in esclusiva per Consulcesi Club sulla pneumo-allergologia pediatrica ai tempi del coronavirus, disponibile da giugno 2020.
"Nell'analisi abbiamo tenuto considerato che in questo periodo, - aggiunge il dottor Catello Romano Pediatra Allergologo, docente del corso Ecm - si confondono i sintomi da allergia respiratoria con la ben piu' temuta Sindrome Respiratoria Acuta Severa da infezione da CoV-2, questo perche' in Italia la fase epidemica e' coincisa con il periodo di fine inverno e inizio primavera".
(Red/ Dire)