Banderali: Poi indirizzare adolescenti in centri competenti
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 10 apr. - "Per i disturbi del comportamento alimentare in eta' adolescenziale e' necessaria una diagnosi precoce del pediatra nel riconoscere un'anoressia o una bulimia. il problema e' indirizzare questi adolescenti nei centri competenti che esistono sul suolo italiano, dove il paziente va e viene fatto un monitoraggio che permetta alla malattia di non dare problematiche, che possono essere molto gravi". Lo dichiara Giuseppe Banderali, consigliere nazionale della Societa' italiana di Pediatria (SIP), evidenziando i problemi che posso manifestarsi.
"Il grosso capitolo che si apre e' quello del disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione del cibo(ARFID)- chiarisce lo specialista- un'entita' nosologica nuova, in cui tutto il mondo e' impreparato e non perche' c'e' una carenza, un dolo o una colpa, ma perche' la medicina va avanti. Quello che sappiamo oggi sara' sicuramente meno di quello che sapremo domani. Il medico- spiega il pediatra- deve continuare ad aggiornarsi e soprattutto sapere dove inviare il paziente. in Italia ci sono centri di grandissima validita', a tal punto che abbiamo anche pazienti che dall'estero vengono nel nostro Paese. Noi medici- conclude- piu' che sapere tutto di tutto, dobbiamo sapere dove, in quale centro, si puo' curare un problema identificato e diagnosticato".
Il tema dei disturbi alimentari e' fortemente attenzionato dai pediatri, soprattutto in questa fase di emergenza Coronavirus in cui l'isolamento puo' accrescere sensazioni di malessere tra i piu' giovani. Per questo motivo i pediatri della Sip partecipano allo sportello clinico 'IdO con voi', promosso dall'Istituto di Ortofonologia nell'ambito della task force del Miur di aiuto e sostegno a docenti, genitori e studenti.
(Red/ Dire)