Bologna, 27 set. - I pediatri non sono in grado di segnalare abusi e maltrattamenti sui minori. Il campanello d'allarme e' di Paola Miglioranzi, referente e coordinatrice nazionale della Rete dei pediatri contro gli abusi e i maltrattamenti sui minori della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), chiamata a parlare oggi nella commissione d'inchiesta su Bibbiano della Regione Emilia-Romagna. Secondo Miglioranzi, il problema ruota intorno alla formazione professionale, "particolarmente carente in Italia. Molti pediatri non sanno come fare un referto di maltrattamento o abuso, cosi' come una segnalazione". Esiste dunque "un sommerso che deve emergere. Si riscontrano poche segnalazioni, solo un bambino su nove viene riconosciuto".
Per migliorare la situazione, sostiene la dirigente Fimp, "e' quindi importante implementare, e non solo sulla carta, le reti multiprofessionali attive sul problema". Ad oggi, spiega Miglioranzi, "stiamo predisponendo una mappatura a livello nazionale di tutte le strutture, di qualsiasi tipo, che si occupano di abusi e maltrattamenti". In poche parole, riassume il presidente della commissione Giuseppe Boschini, "la situazione e' tutt'altro che ottimale e per tanti versi preoccupante. Viviamo in un sistema nazionale dove c'e' poca formazione, solo un pediatra su quattro svolge l'importante ruolo di sentinella, mentre le reti sono solo a macchia di leopardo", afferma l'esponente dem.
(Red/ Dire)