Roma, 20 set. - Il direttore generale dell'Unicef, Henrietta Fore, ha pubblicato una lettera aperta, una delle attivita' realizzate dall'Unicef per celebrare i 30 anni della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, il trattato sui diritti umani piu' ratificato al mondo: conflitti protratti nel tempo, il peggioramento della crisi climatica, un crescente livello di malattie mentali tra i giovani e la non corretta informazione online sono alcune delle minacce globali piu' preoccupanti per i bambini. Oltre alle minacce gia' esistenti per i giovani, come l'accesso all'istruzione, la poverta', la disuguaglianza e la discriminazione, la lettera ricorda quelle emergenti e mostra una via per affrontarle.
La lettera evidenzia in particolare le 8 sfide piu' grandi per i bambini del mondo: conflitti prolungati nel tempo; inquinamento e crisi climatica; declino della salute mentale; migrazioni di massa e movimenti delle popolazioni; apolidia; competenze adeguate per i lavori del futuro; protezione dei dati e della privacy online e non corretta informazione in rete.
Cosi' in un comunicato l'Unicef.
Nel dettaglio: ALCUNI DATI SULLE SFIDE - Inquinamento e crisi climatica: nel 2017 circa 300 milioni di bambini vivevano in aree con livelli di inquinamento atmosferico esterno 6 o piu' volte superiori alle linee guida internazionali, che contribuivano alla morte di circa 600.000 bambini sotto i 5 anni. Entro il 2040, 1 bambino su 4 vivra' in aree di estremo stress idrico e migliaia si ammaleranno a causa dell'acqua inquinata.
- Conflitti prolungati nel tempo: attualmente 1 bambino su 4 vive in paesi colpiti da violenti combattimenti o disastri, con 28 milioni di bambini cacciati dalle loro case dalle guerre e dall'insicurezza. I conflitti e le catastrofi naturali hanno gia' interrotto l'apprendimento di 75 milioni di bambini e giovani.
- Salute mentale: i disturbi mentali tra i minori di 18 anni sono aumentati costantemente negli ultimi 30 anni e la depressione e' ora tra le principali cause di disabilita' nei giovani. L'Oms stima che 62.000 adolescenti sono morti nel 2016 a causa di autolesionismo, che e' ora la terza causa di morte per gli adolescenti di eta' compresa tra i 15 e i 19 anni.
- Identita' legale e apolidia: 1/4 dei bambini nati oggi- quasi 100.000- potrebbe non avere mai un certificato di nascita ufficiale o i requisiti per un passaporto. Solo in Siria e Iraq, l'Unicef stima che ci siano quasi 30.000 bambini stranieri che potrebbero non avere documentazione legale, rischiando di diventare apolidi e invisibili.
- La protezione dei dati online: si ritiene che piu' di 1 bambino su 3 in tutto il mondo sia un utilizzatore regolare di Internet, e tale proporzione e' destinata ad aumentare.
- Migrazioni: nel mondo circa 30 milioni di bambini si sono spostati oltre i confini.
"La vostra generazione, quella dei bambini di oggi, si trova ad affrontare una serie di sfide e cambiamenti globali che erano inimmaginabili per i vostri genitori- scrive Fore- Il nostro clima sta cambiando oltre la nostra immaginazione. Le disuguaglianze si stanno approfondendo. La tecnologia sta trasformando il modo in cui percepiamo il mondo. Piu' famiglie che mai stanno migrando. L'infanzia e' cambiata, e dobbiamo cambiare i nostri approcci insieme ad essa".
Sui conflitti, la lettera mostra che il numero di paesi che affrontano conflitti e' il piu' alto da quando la Convenzione sui Diritti dei Bambini e' stata adottata nel 1989, con 1 bambino su 4 che vive in paesi colpiti da conflitti violenti o calamita'.
Sul cambiamento climatico, i bambini stanno gia' facendo i conti con la sempre maggiore distruzione del pianeta e la crisi climatica globale, che ha il potenziale di minare la maggior parte dei traguardi raggiunti sulla sopravvivenza infantile e lo sviluppo degli ultimi 30 anni.
La crescita di condizioni climatiche estreme e di aria tossica, siccita' prolungate e inondazioni improvvise sono tutte parte di questa crisi e i bambini piu' poveri, piu' vulnerabili, vengono sproporzionatamente colpiti. L'Unicef sta lavorando per alleviare l'impatto della crisi climatica nei paesi nel mondo.
Per esempio, in Etiopia, l'Unicef ha sperimentato nuove tecnologie per mappare l'acqua nel sottosuolo e sta sviluppando soluzioni per le comunita' colpite sistematicamente da scarsita' di acqua. In Malawi, l'Unicef ha sviluppato un sistema di lunga durata ed ecofriendly che utilizza l'energia solare per migliorare l'accesso all'acqua delle comunita'. Ma bisogna fare di piu' per ridurre il cambiamento climatico, tutti insieme. "Per ridurre l'inquinamento atmosferico, i governi e le imprese devono lavorare di pari passo per ridurre il consumo di combustibili fossili, sviluppare sistemi agricoli, industriali e di trasporto piu' puliti e investire su scala nelle fonti energetiche rinnovabili", continua Fore.
La lettera esprime anche preoccupazione per la maggior parte dei bambini che cresceranno come nativi di un ambiente digitale saturo di una non corretta informazione. Per esempio, le cosiddette tecnologie 'deep fake' utilizzano tecniche di intelligenza artificiale per creare finti contenuti audio e video convincenti, in modo relativamente semplice. La lettera ricorda che un ambiente online in cui la verita' puo' diventare indistinguibile dalla finzione ha il potere di minare totalmente la fiducia in istituzioni e fonti di informazione ed e' stato dimostrato che altera i dibattiti democratici, le intenzioni di voto, e instilla dubbi su gruppi etnici, religiosi e sociali. La lettera ricorda inoltre che la non corretta informazione online sta gia' rendendo i bambini vulnerabili al grooming, all'abuso e altre forme di sfruttamento; sta alterando il dibattito democratico; in certe comunita' comporta il ritorno di malattie letali a causa della sfiducia nei vaccini alimentata da una non corretta informazione, il risultato potrebbe essere la creazione di una generazione intera di cittadini che non credono in nulla. Per rispondere a queste sfide, l'Unicef sta portando avanti programmi di alfabetizzazione mediatica, come il programma Young Reporters in Montenegro, con l'obiettivo di insegnare ai giovani a individuare la non corretta informazione online, verificare un contenuto online e tecniche e ruoli di giornalismo responsabile.
"Non possiamo piu' basarci sull'ingenua certezza che la verita' ha un innato sopravvento contro la menzogna nell'era digitale, e quindi dobbiamo, come societa', costruire la resilienza contro il diluvio quotidiano delle falsita' online- scrive Fore- Dovremmo iniziare fornendo ai giovani la capacita' di capire di chi e di cosa possono fidarsi online, in modo che possano diventare cittadini attivi e impegnati".
Sulla salute mentale, la lettera ricorda che le malattie mentali tra gli adolescenti sono in crescita da quando la Convenzione e' stata adottata, e la depressione e' tra le principali cause di disabilita' tra i giovani. La lettera chiede che adeguata promozione, prevenzione, terapie e riabilitazione per i bambini e giovani colpiti da malattie mentali vengano considerate come prioritarie e che la stigmatizzazione e il tabu' sulle malattie mentali siano affrontati, cosi' che possano essere richieste cure e fornito supporto. Infine, la lettera riconosce che i bambini e i giovani hanno gia' creato nel mondo movimenti per trovare soluzioni per rispondere alle sfide che loro- e il loro pari- affrontano e chiedono ai leader del mondo di seguire la loro guida.
"Voi- i bambini e i giovani di oggi- state prendendo l'iniziativa nell'esigere un'azione urgente e assumendo la responsabilita' di conoscere e plasmare il mondo che vi circonda- conclude Fore- Ora state prendendo posizione e noi ascoltiamo".
(Red/ Dire)