13 set. - L'ingresso a scuola e l'avvicinarsi dell'autunno fanno scopa con le prime febbri e il pericolo raffreddori nei bambini. Come difendere i piu' piccoli dall'incubo 'malanni' e a cascata anche i loro genitori? "Nove volte su dieci le forme infettive che causano febbri e raffreddamenti nei bambini sono respiratorie e virali. Per garantire una buona salute delle vie respiratorie basta seguire tre regole di igiene e di vita", spiega Paolo Becherucci, presidente della Societa' Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (Sicupp) e pediatra di famiglia. Come? "Non fumare in casa in presenza di un bambino, mantenere una temperatura non eccessivamente alta e arieggiare spesso gli ambienti sia a scuola che a casa".
Una modalita' di contagio avviene attraverso le famose goccioline della saliva che passano da tosse e starnuti. "È importante che i bambini si lavino le mani frequentemente e che i genitori igienizzino le superfici, i tavoli dove si possono depositare i germi. Durante l'inverno- consiglia Becherucci- ricordatevi di tenere molto pulito il naso dei vostri figli, perche' gran parte delle patologie iniziano da una rinite e dalla presenza di muco nelle vie respiratorie. Insegnate ai vostri bambini come soffiarsi il naso". Si puo' ricorrere a trucchetti antichi: "Fargli spegnere la candelina, far soffiare una narice per volta ed evitare cosi' che il muco vada nell'orecchio. Per aiutare i bambini piu' piccoli, invece, ci sono i lavaggi con tanta soluzione fisiologica e piu' volte nella giornata".
Oltre al naso pulito, il pediatra di famiglia ricorda di "usare in inverno meno antibiotici possibili, e non solo per prevenire la resistenza agli antibiotici ma anche perche' questi possono squilibrare il microbioma e indebolire alcune funzioni. L'antibiotico non e' una panacea per tutte le situazioni".
Di sicuro non esistono prodotti miracolosi, ma "possono essere di aiuto la Vitamina D, alcuni probiotici e l'echinacea nei bimbi piu' grandi. Per la gestione, invece, delle piccole forme infettive invitate i vostri figli a tossire- afferma il pediatra- la tosse e' un meccanismo di difesa. A volte usiamo sciroppi ma il miele ha un effetto balsamico scientificamente provato".
Come si possono difendere i genitori dalle malattie ricorrenti dei piu' piccoli? Innanzitutto sfatiamo un falso mito: "Il contatto ravvicinato genitori-figli non c'entra nulla. I patogeni sono attivi con gli starnuti e la tosse e il rischio di contagio c'e' anche a un metro di distanza". L'unica possibilita' per i piu' grandi e' seguire per primi le corrette regole di igiene ambientale: "Devono lavarsi le mani, arieggiare gli ambienti, mantenere temperature non elevate per garantire una buona umidita' a casa e non fumare".
Un'altra pratica poco diffusa e' la vaccinazione antinfluenzale, "utile nei bambini molto piccoli in epoca prescolare o se vanno presto al nido. Il vaccino antinfluenzale puo' essere fatto dai 6 mesi in poi, e' sicuro, scevro da grandi effetti collaterali e impedisce le tre passate di virus influenzale invernali che spesso aprono la strada ad altre infezioni. Consiglio di farlo ai bambini piccoli se vanno in comunita' e ai loro genitori", conclude Becherucci.
(Red/ Dire)