Iniziativa sensibilizzazine e supporto famiglie per giornata prematurita'
Roma, 25 ott. - Una settimana di valutazioni gratuite probono per i bambini nati sotto le 37 settimane, che abbiano un'eta' compresa tra 0 e 36 mesi. È l'iniziativa promossa dall'Istituto di Ortofonologia (IdO) a Roma dall'11 al 15 novembre in occasione della Giornata mondiale della Prematurita', che si celebra il 17 novembre.
"Lo scorso anno avevamo gia' attivato una giornata di consultazioni gratuite- spiega alla Dire Elena Vanadia, neuropsichiatra infantile dell'IdO- quest'anno abbiamo voluto fare qualcosa in piu', attraverso un'equipe multidisciplinare composta giornalmente da neuropsichiatri infantili, logopedisti, psicomotricisti e osteopati. In base al bisogno che emergera' ci sara' anche la possibilita' di uno screening ortottico per i bambini che riterremo a rischio".
Queste giornate di sensibilizzazione, orientate alla promozione dello sviluppo e del benessere psicofisico del bambino, "cercano anche di supportare le famiglie che non possono permettersi delle valutazioni private- sottolinea Vanadia- piuttosto che per i lunghi tempi di attesa che la Sanita' oggi deve affrontare".
Verranno prese in considerazione "non solo le aree maggiori dello sviluppo (psicomotorio, linguistico, cognitivo e relazionale), cercheremo di mettere in connessione quanto gli aspetti strutturali e organici possano interferire su quelli funzionali. Quanto un disturbo dell'alimentazione, per esempio, possa dipendere da interferenze che derivano da una ipersensibilita' a livello orale- sottolinea l'esperta- da dinamiche relazionali inadeguate, o da plagiocefalie (distorsione del cranio) talmente severe da alterare tutta l'articolazione temporomandibolare". E ancora, "quanto un disturbo alimentare, o comunque una difficolta' di masticazione, una difficolta' sensoriale, possano interferire negativamente sulla specializzazione di funzioni come quella del linguaggio, e in particolare quella articolatoria del linguaggio".
La settimana probono dell'IdO si colloca, quindi, in una prospettiva piu' ampia, che guarda al bisogno assistenziale e terapeutico dei bambini e delle famiglie. "Un bisogno di confronto, di suggerimenti e indicazioni. Nella Asl Roma1 ci sono piu' di 2.000 bambini in attesa di fare una terapia riabilitativa- fa sapere Vanadia- e solo nel nostro Centro abbiamo una lista d'attesa che supera i 700 minori. Pur avendone in carico circa 400 con un ricambio sufficientemente buono, non riusciamo ad assolvere a tutte le richieste che riceviamo.
Abbiamo dei limiti per i quali non possiamo erogare le prime valutazioni in convenzione, cosa che invece avviene nei Tsrmee, nelle Asl o nei presidi ospedalieri- ricorda la neuropsichiatra- ma stiamo collaborando con i pediatri per quei bambini che hanno gia' ricevuto una diagnosi pregressa e che ormai risulta datata. Oppure- continua Vanadia- collaboriamo con i pediatri per quei bambini che stanno sviluppando delle difficolta' connesse a un disturbo precedentemente individuato. Si tratta di minori che potrebbero o che stanno gia' in lista d'attesa- conclude Vanadia- a cui offriamo delle rivalutazioni per capire se l'ipotesi terapeutica proposta e' confacente al bisogno reale del bambino".
(wel/ Dire)