Bernkopf: manipolazione mandibola risolve conflitto lingua-parete faringea
Roma, 25 ott. - È molto comune il bambino che di notte russa, va in apnea, un piccolo "inquieto che tira calci, testate, si muove, si scopre, va in giro per la stanza e chiama la mamma per infilarsi nel lettone". Spesso queste sono azioni che consideriamo normali, "vengono generalmente raccontate con un sorriso mentre andrebbero prese con molta attenzione". A dirlo e' Edoardo Bernkopf, medico chirurgo specialista in Odontoiatria che, intervistato dall'agenzia Dire, illustra il suo contributo originale a questo tipo di problematiche sperimentate dall'universo dei piu' piccoli.
Solitamente e' l'adenotonsillectomia "la soluzione" scelta dalle famiglie per ovviare al problema. Un intervento "chirurgico demolitivo che passa per la rimozione delle tonsille e delle adenoidi", a cui Bernkopf propone "un'alternativa ortodontica: grazie alla manipolazione della mandibola e' possibile "risolvere quel conflitto che esiste tra la lingua e la parete faringea, che genera il russare e l'apnea". Un trattamento che "magari in epoca posteriore, nel 90% dei casi andrebbe comunque fatto- puntualizza il medico- per questo possiamo dire con serenita' alle famiglie che suddetto tipo di trattamento e' gratuito, in quanto le spese a cui la famiglia va incontro sono costi che avrebbe comunque affrontato per motivi puramente ortodontici".
La pratica ortodontica proposta da Bernkopf "non e' rivolta soltanto all'apnea e al russare, ma anzitutto a risolvere la situazione sfavorevole dell'occlusione nella bocca del bambino- continua il medico- che rinforza, secondo un'ipotesi abbastanza logica, il disturbo respiratorio ma anche le otiti ricorrenti". Alcuni bambini, infatti, "sperimentano un'otite che, anche se adeguatamente trattata con antibiotici, ricompare dopo un mese senza comprenderne il perche'".
A detta dello studioso cio' puo' accadere poiche' sussiste "una predisposizione di quell'orecchio verso questa patologia". Il trattamento di manipolazione mandibolare incide, dunque, "nel conflitto che si puo' instaurare tra il condilo mandibolare e la tromba di Eustachio e- aggiunge lo specialista- rimuovendo questa predisposizione facciamo si' che quel batterio vada per la sua strada senza fermarsi sull'orecchio del bambino".
Da oltre vent'anni la pratica ortodontica come alternativa alla 'via' chirurgica "e' studiata e trattata su 'American journal of respiratory and critical care medicine', la piu' importante rivista di patologia respiratoria al mondo". Gli studi di Bernkopf sull'otite ricorrente, invece, sono stati recentemente pubblicati su una rivista con impact factor.
Il campanello d'allarme sull'otite, poi, non riguarda i bambini soltanto. "Una bocca formata in maniera sfavorevole, infatti, ce la portiamo dietro dalla nascita alla morte".
Nell'adulto "l'otite e' senza dubbio piu' rara, ma quella predisposizione strutturale sottostante se non viene rimossa ricompare e puo' portare a vertigini, acufeni, tappi di cerume, dolori all'orecchio e prurito cronico". Tutti disturbi che chi li sperimenta solitamente, conclude lo specialista, "li conserva nel lungo periodo, perche' tuttora, di fatto, la vera causa continua ad essere sconosciuta".
(Wel/ Dire)