Ame: Ecco perche' e' importante tenere sotto controllo il peso
Roma, 11 ott. - In Italia ne soffre una fetta di popolazione femminile in eta' fertile che oscilla, a seconda delle etnie, da un 5 ad un 20% della popolazione generale. Nel caso di pazienti che presentano sovrappeso o franca obesita' si puo' superare anche il 50%.
Parliamo della sindrome dell'ovaio policistico (Pcos), considerata l'alterazione endocrina piu' comune in eta' fertile, e settembre e' stato il mese ad essa dedicato. Si tratta di una complessa alterazione funzionale del sistema riproduttivo causata dall'aumento degli ormoni maschili e puo' causare alopecia androgenetica, irsutismo e disturbi mestruali.
La Pcos causa dunque importanti effetti sulla salute della donna di tipo estetico, metabolico e riproduttivo. È caratterizzata dall'ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni endocrinologiche e metaboliche (iperandrogenismo, resistenza all'insulina e conseguente iperinsulinemia).
"Data l'eterogeneita' delle manifestazioni cliniche e le molteplici comorbilita' spesso gia' presenti al momento della diagnosi di Pcos - spiega Vincenzo Toscano, past president dell'Associazione Medici Endocrinologi (Ame) -, e' fondamentale sensibilizzare i medici che potrebbero piu' facilmente venire a contatto con tali pazienti. I pediatri per primi possono individuare le bambine a maggior rischio di sviluppo di Pcos (per esempio per basso peso alla nascita, pubarca anticipato o prematuro, ipertricosi pre-puberale, obesita' infantile) e possono promuovere un adeguato stile di vita, con particolare attenzione alla dieta, all'attivita' fisica aerobica e al mantenimento di un normale peso corporeo. Altrettanto importanti - continua Toscano - sono medici di base, ginecologi, dermatologi e gli stessi endocrinologi, che devono essere in grado di diagnosticare correttamente la sindrome, escludendo altre patologie interferenti, piu' rare ma a volte anche piu' gravi, e intervenire adeguatamente, tenendo conto sia delle richieste della paziente sia del trattamento degli altri aspetti che potrebbero influire sul rischio globale a medio e lungo termine".
(Wel/ Dire)