Roma, 4 ott. - Aumentano i disturbi del comportamento tra i piu' piccoli e, nella maggioranza dei casi, quello che "si vede piu' facilmente negli ambulatori pediatrici e' il disturbo oppositivo provocatorio" (Dop). Una conferma amara quella che arriva da Teresa Mazzone, presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe), che punta l'attenzione sulla necessita' di aiutare i professionisti che lavorano con i bambini a "differenziare le situazioni patologiche da quelle borderline e ad apprendere quali siano le strategie di intervento e di comunicazione piu' efficaci da adottare con le famiglie". Sono, infatti, queste le premesse da cui parte il corso Ecm sui 'Segni e segnali nel bambino della societa' di oggi', che il Sispe terra' insieme agli esperti dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) il 12 ottobre a Roma, nella sala convegni IdO dalle 8.30 alle 13 in corso d'Italia 38/A.
"La speranza e' quella di progettare una possibile scala di valutazione e screening a disposizione dei pediatri che- continua la presidente Sispe- in collaborazione con i neuropsichiatri infantili dell'IdO, selezionino i casi in cui c'e' effettiva necessita' di un rinvio a uno specialista competente". In tutte le altre situazioni, dove interventi del genere non saranno necessari, "la valutazione permettera' al pediatra- aggiunge Mazzone- di escludere le patologie neuropsichiatriche e dare suggerimenti e consigli comportamentali al bambino".
A livello statistico i numeri non sono confortanti. "Dai dati del ministero dell'Istruzione, ogni anno abbiamo 500 bambini che nascono con problemi uditivi, 500 con problemi visivi e altri 700 con disturbi del neurosviluppo. Ma questi sono numeri fermi da anni, mentre ad essere aumentate in modo esponenziale sono proprio le problematiche comportamentali. Alla base- precisa Federico Bianchi Di Castelbianco, direttore dell'IdO- non c'e' una patologia organica determinata, ma un grande problema di ambiente e di inclusione sociale che incide sin da subito, non piu' dai primi anni di vita del bambino".
Castelbianco e' sicuro, l'unico baluardo a tutela dell'infanzia e' il pediatra. "È la sentinella piu' importante per il bambino, anche nell'individuare i disturbi del comportamento. Quando un bambino va da uno psicologo o da un neuropsichiatra il problema e' gia' esploso, e' diventato realta'. Se invece si intervenisse prima che questo disagio si concretizzasse, avremmo tutti un vantaggio. Questo e' un compito che puo' essere esaudito solo dai pediatri".
Indagare sulle cause dei disturbi comportamentali, per Mazzone, equivale a rispondere a "una domanda da 100 milioni di dollari. Viviamo in una societa' in cui al bambino viene apparentemente data tantissima attenzione, cura e supporto. Poi, nella realta', le famiglie sono impegnatissime tra lavoro e spostamenti". È normale vedere "minori dormire con il cellulare acceso sul cuscino- rincara lo psicoterapeuta- o che il cellulare venga dato ai bambini di un anno per farli stare calmi. Sono tutte situazioni estremamente comuni e l'unica persona che puo' intercettare questi comportamenti sbagliati e' il pediatra". I bambini, dal canto loro, "sono impegnati in attivita' sportive, scuola e quant'altro, e cosi' di tempo in famiglia ne rimane veramente poco", conclude la presidente Sispe.
La giornata del 12 ottobre e' gratuita ed e' indirizzata a psicologi, neonatologi, neuropsichiatri, pediatri, psichiatri e psicoterapeuti. Per le iscrizioni basta inviare una email con il proprio nominativo a segr.formazione@ortofonologia.it.
(Red/ Dire)