Con segni e sintomi da vedere per invio precoce pazienti a ortodontisti
Roma, 29 nov. - L'Associazione specialisti italiani ortodonzia (Asio) e' in prima linea sull'educazione dei pediatri sul tema delle malocclusioni. L'Asio ha lanciato, infatti, un 'Progetto educativo per i pediatri'. "Abbiamo sviluppato un Vademecum che regaleremo a tutti i nostri soci al Congresso. Ogni socio dovra' poi darlo ai pediatri di riferimento". A dirlo e' Cesare Luzi, presidente Asio, in una videointervista della Dire.
Il Vademecum ortodontico e le schede sulle malocclusioni, che descrivono le principali patologie ortodontiche, sono contenute in "un booklet, un libricino, per i pediatri in cui spieghiamo il perche' un paziente vada riferito ad uno specialista in Ortodonzia. Illustriamo tutti i segni e i sintomi che il pediatra dovrebbe vedere e che sono di nostra pertinenza", precisa Luzi.
Sotto la lente di ingrandimento saranno poste, allora, la respirazione orale, le abitudini viziate, il morso aperto, il morso incrociato e cosi' via. "Quando il pediatra vedra' questi segni o sintomi in un paziente- chiarisce il presidente Asio- dovrebbe riferirlo a uno specialista in Ortodonzia. Purtroppo molti pediatri ancora pensano che finche' un bambino non cambi i denti non debba farsi visitare dal dentista o dall'ortodontista. Cosi' come- aggiunge- ancora molti pediatri non hanno chiaro chi sia lo specialista in Ortodonzia, tanto che quando i pazienti cambiano tutti i denti li mandano dal dentista. Non e' cosi'- assicura il presidente Asio- noi li stiamo educando sul fatto che esistono gli specialisti in Ortodonzia e che le prime visite vanno fatte presto perche' non dipende dai denti che hanno cambiato, ma dal tipo di malocclusione e se l'intervento va fatto precocemente o tardivamente. Ecco perche' siamo strettamente legati a doppio filo con i pediatri- conclude Luzi- ma vorremmo esserlo sempre di piu'".
(Wel/ Dire)