'Naturale non sempre e' sicuro', parte patto farmacisti-pediatri
Roma, 29 nov. - Integratori alimentari e omeopatici: il loro utilizzo e' sempre piu' diffuso, soprattutto nella popolazione pediatrica. E spesso questi prodotti vengono dati ai bambini senza nemmeno interpellare il pediatra di riferimento, dando vita a situazioni potenzialmente pericolose per la salute dei piu' piccoli per il rischio di reazioni avverse. È anche alla luce di questa realta' che Sifo, la Societa' dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie, ha parlato di questo tema in occasione del XL Congresso annuale della societa', che si e' tenuto a Genova fino al 24 novembre.
L'attenzione di Sifo per il mondo dei bambini viene ribadita anche attraverso un'importante 'alleanza' che viene lanciata proprio dal congresso: farmacisti ospedalieri e pediatri insieme per dare una risposta ai bisogni di salute dei piccoli pazienti: Sifo ha infatti firmato un accordo di partnership con la Sip (Societa' Italiana di Pediatria), arrivato dopo mesi di lavoro fianco a fianco su varie tematiche. L'obiettivo della convenzione Sifo-Sip e' promuovere un'attiva collaborazione tra pediatri e farmacisti, che gia' si concretizza efficacemente in alcune realta' italiane quale quelle degli ospedali pediatrici (ad esempio in ambito galenico, nutrizione parenterale e non solo). "La partnership si propone di realizzare congiuntamente studi e relative pubblicazioni, attraverso l'attivazione di gruppi di studio nel campo della terapia pediatrica sulla posologia corretta in eta' pediatrica, l'uso off-label, la farmacovigilanza", spiega Anna Marra, tutor della sessione e responsabile dell'area Farmacovigilanza di Sifo. Il congresso Sifo e' stata anche l'occasione per approfondire il tema degli integratori alimentari e prodotti della medicina alternativa che si stanno diffondendo sempre piu' all'insegna del motto "e' un prodotto naturale". Ma un prodotto non e' sicuro solo perche' e' 'naturale': anzi, proprio per il suo profilo di attivita' 'fisiologica', i prodotti naturali possono talvolta determinare effetti inattesi e indesiderati. Ne sono un esempio le recenti segnalazioni sulla curcuma ed i sospetti casi di epatite. Ospite e relatore al congresso Sifo, Luigi Memo (consigliere nazionale di Sip) a questo proposito e' perentorio: "Prima di somministrare integratori ai bambini, sarebbe sempre auspicabile, sentire il consiglio del pediatra di fiducia". Anche perche', ricorda Sifo, gli integratori sono concepiti per contribuire al benessere ma non per curare. Le condizioni patologiche vanno trattate con i farmaci e in nessun caso un integratore puo' farne le veci. Il messaggio che esce dal congresso e' dunque quello di un auspicio a muoversi con cautela quando si ha a che fare con la sfera degli integratori alimentari: il tema e' quanto mai caldo e vede coinvolta tutta la comunita' scientifica, a partire dal ministero della Salute, che proprio pochi giorni fa ha pubblicato un decalogo per il corretto uso degli integratori alimentari.
Nello stesso indirizzo va la creazione, che risale allo scorso anno, del portale Vigierbe (gestito dall'Istituto Superiore di Sanita') dove chiunque, pazienti compresi, puo' segnalare effetti indesiderati ed inattesi conseguenti l'utilizzo di integratori alimentari. I farmacisti di SIFO continueranno a lavorare, nei prossimi mesi, per incrementare l'utilizzo di questi database e arrivare cosi' ad ampliare le conoscenze sulla sicurezza d'impiego di questi prodotti. Sifo lavorera' anche, insieme a Sip, per promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema delle reazioni avverse, coinvolgendo oltre ai pazienti i proprio iscritti ma anche gli stessi pediatri. Come ha spiegato oggi il dottor Memo, una recente ricerca pubblicata su "Pediatrics" conferma che sono molti gli adolescenti che consumano integratori, in particolare creatina e stimolatori del testosterone e dimostra inoltre che i giovani accedono alle informazioni su questi prodotti non tanto negli studi medici, quanto direttamente nei negozi o nelle palestre. Questa tendenza diffusa tra i piu' giovani al "fai da te" con gli integratori contribuisce ad aumentare il loro rischio di salute: per la creatina si parla di danno epatico e della funzione renale, di disidratazione e crampi muscolari; e per gli stimolatori del testosterone di policitemia, aumentata viscosita' sanguigna, effetti epatotossici, disfunzione e neoplasia epatica ed esacerbazione o sviluppo di apnea notturne.
Un altro tema molto caldo quando si parla di farmaci pediatrici e' quello del cosiddetto utilizzo 'off label', ovvero l'impiego di medicinali con modalita' diverse da quelle autorizzate o non studiati specificatamente per i bambini per la mancanza di sperimentazioni cliniche effettuate sulla popolazione pediatrica. Sifo da tempo e' attiva per implementare la farmacovigilanza in questo settore (anche alla luce della recente normativa europea in tema di Farmacovigilanza, recepita in Italia dal 2015, che ha esteso il concetto di reazione avversa anche agli utilizzi off-label). La stessa partnership firmata con la Sip, poi, ha tra i suoi obiettivi specifici proprio quello di approfondire il tema della farmacovigilanza in ambito pediatrico. Ma non solo. Restando infatti aperto il grande tema della mancanza, a livello nazionale, di un data base delle prescrizioni off-label (esistono elenchi specifici messi a punto da Aifa e prontuari regionali come quello dell'Emilia-Romagna), i farmacisti di Sifo e i pediatri aderenti alla Sip potrebbero riprendere in mano con forza il progetto di creare un unico data base nazionale.
(Wel/ Dire)