A Monaldi 'M'illumino di viola' per Giornata mondiale 2019
Roma, 22 nov. - "L'evento nasce dall'esigenza di promuovere il mondo della prematurita' per sensibilizzare la popolazione a questa problematica abbastanza frequente: un bambino su 10 nasce prematuro. Questi bambini hanno bisogno di un team multidisciplinare che li accolga, che li sostenga e che li faccia crescere nella maniera piu' corretta e fisiologica possibile. Cosi' alla Dire Giovanni Chello, direttore della Uoc di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Monaldi, a margine della seconda edizione dell'evento 'M'illumino di viola' in corso all'ospedale napoletano in occasione della giornata mondiale del prematuro. "Dall'aprile dello scorso anno - prosegue - abbiamo aperto le porte ai genitori 24 ore su 24 perseguendo il principio della cura centrata sulla famiglia perche' si e' visto che una presenza costante dei genitori favorisce lo sviluppo psicomotorio dei bambini".
Oggi la sfida - sottolinea Chello - "e' quella di contenere gli esiti della prematurita' e il contenimento e' legato ad un'azione multidisciplinare. Questa giornata l'abbiamo organizzata pensando proprio ad un team multidisciplinare e, quindi, abbiamo invitato i nostri maggiori collaboratori che affiancano - conclude - pediatri e neonatologi: gli oculisti, gli otorino, la nostra logopedista e la fisioterapista".
"Noto di anno in anno - rimarca la presidente della Federazione logopedisti italiani della Campania Florinda De Simini - un progresso straordinario che tende al recupero totale dei bambini. Il Monaldi rappresenta un'eccellenza anche nel percorso di abilitazione dei prematuri".
A occuparsi di logopedia nella struttura napoletana e' Sara Panizzolo che osserva l'importanza del "follow up che si configura come un accompagnamento alla crescita del bambino prematuro. Nell'ultima survey riportata dall'istituto superiore della Sanita' solo il 20% delle tin ha il logopedista all'interno dell'equipe multidisciplinare e solo il 60% effettua una valutazione sul versante comunicativo e linguistico". Uno degli obiettivi e' quello di promuovere la figura del logopedista "che attraverso azioni di prevenzione secondaria, intercettando precocemente vulnerabilita' e fragilita' del neonato prematuro, con azioni di abilitazione puo' contenere outcome sfavorevoli e - conclude - migliorare la qualita' della vita".
(Wel/ Dire)