Ma troppo tempo su device mette a rischio salute. Ecco guida con pediatri
Roma, 22 nov. - Quasi un adolescente e preadolescente su due (47%) afferma di avere un rapporto positivo con la tecnologia, ma ammette di stare troppo tempo sui dispositivi senza rendersene conto. Due ragazzi su 5 (41%) trascorrono piu' di 3 ore al giorno di fronte ad un dispositivo elettronico, il 38% usa lo smartphone prima di addormentarsi e il 21% lo accende appena apre gli occhi la mattina. È il 24%, infine, la percentuale di quanti lo usano durante lo studio ma non sempre per fare i compiti. Questi i principali risultati di una ricerca condotta da Skuola.net, che ha intervistato 10.000 ragazzi tra i 9 e i 18 anni (circa 4.000 tra i 9 e i 14) per il progetto 'In rete con ragazzi', realizzato da Polizia di Stato, Societa' Italiana di Pediatria (Sip), Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), Google e UniCredit Foundation.
Scarsa concentrazione per il 24% degli intervistati, bruciore agli occhi (21%), dolori a collo e schiena (12%). E ancora, insonnia e disturbi dell'umore per il 10% e il 7%, rispettivamente. Questi i principali effetti negativi dell'abuso da smartphone, tablet e similari denunciati dai ragazzi intervistati. Solamente 1 su 4 sostiene di non accusare alcun sintomo dopo una lunga sessione 'tech'.
La Societa' Italiana di Pediatria, infatti, gia' qualche mese fa aveva diffuso un documento di prossima pubblicazione su Italian Journal of Pediatrics, che - sulla scorta di oltre 100 studi scientifici condotti in tutto il mondo - metteva in luce le possibili conseguenze sulla salute psicofisica conseguenti all'uso eccessivo della tecnologia. La ricerca di Skuola.net si sofferma, ora, sulle abitudini degli adolescenti italiani, fornendo anche una misura della diffusione dei possibili rischi legati ad un uso inappropriato dei device. E' partendo da queste premesse, con l'intento di favorire un utilizzo equilibrato dei dispositivi tecnologici, che nasce l'iniziativa 'In rete con i ragazzi. Una guida all'educazione digitale', promossa da Polizia Postale e delle Comunicazioni, Societa' Italiana di Pediatria, Anci, Google e UniCredit Foundation, presentata oggi venerdi' 15 novembre 2019 presso il Teatro Sala Umberto di Roma alla presenza di insegnanti e dirigenti scolastici.
Il progetto vuole supportare insegnanti, genitori, pediatri - primo punto di contatto con le famiglie e 'antenna' sociale - nel guidare i nativi digitali verso un rapporto equilibrato con la rete, prevenendo le possibili conseguenze negative sulla salute dei ragazzi e i rischi a cui questi possono trovarsi esposti quando navigano su internet.
Ma se da un lato emergono campanelli d'allarme legati all'abuso dei dispositivi tecnologici, sono tante anche le opportunita' che l'universo digitale si trova a offrire se usato in maniera appropriata. Sviluppare le abilita' di ricerca, potenziare il senso di competenza e autoefficacia, trovare uno spazio per la propria creativita', favorire la socializzazione entrando in contatto con interlocutori di tutto il mondo.
A tale scopo e' stata realizzata una guida di facile consultazione, rivolta a genitori, insegnanti e pediatri di ragazzi dai 9 ai 14 anni, che affronta i diversi aspetti utili a favorire una navigazione il piu' possibile sicura e responsabile. Uno strumento rapido e agevole per chi ogni giorno si confronta con i giovani, spesso tecnicamente piu' abili in ambito tecnologico rispetto agli adulti, ma non per questo pienamente consapevoli dei possibili rischi di un uso scorretto della rete.
A partire da un capitolo sui vantaggi della Rete per i ragazzi, la guida percorre tematiche legate ai principali rischi e a come evitarli. Come tutelare la privacy e le regole per vivere l'universo di internet in maniera sicura, equilibrata. A tale iniziativa si affianchera', inoltre, una seconda fase del progetto che prevede giornate dedicate alla 'formazione', rivolta a insegnanti, genitori, pediatri, operatori della polizia in tutti i capoluoghi di regione.
(Wel/ Dire)