Follow-up fino a scuola in 22% reparti. Ecco indagine con sin-sinpia
Roma, 15 nov.
"In oltre l'85% dei reparti di Terapia intensiva neonatale (Tin) italiani si riesce a seguire piu' di 50 bambini ad alto grado di complessita' all'anno, e il Follow-up risulta essere garantito nella maggior parte dei Centri italiani fino ai 2-3 anni di vita. È quanto risulta dai dati raccolti grazie alla collaborazione tra l'Istituto superiore di sanita' (Iss), la Societa' italiana di neonatologia (Sin) e la Societa' italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Sinpia).
Sono questi i risultati della prima indagine nazionale, presentati al convegno dell'Iss sul Follow-up del neonato pretermine, in occasione della Giornata Mondiale della Prematurita' in programma il 17 novembre, che mostrano un quadro complessivo di Follow-up neonatale positivo e consolidato, nonostante la carenza di indicazioni specifiche regionali e nazionali.
"E' importante, pero', considerare che i neonati prematuri sono ad elevato rischio di esiti a distanza (neurosensoriali, cognitivi, respiratori) ed e' pertanto necessario un attento monitoraggio dello sviluppo attraverso specifici protocolli di follow-up. Attualmente- fa sapere l'Iss- purtroppo solo il 22% delle TIN riesce a prolungarlo fino all'ingresso del bambino a scuola, mentre risulta fondamentale assicurare ai piccoli nati prematuri continuita' assistenziale ed accertamenti ripetuti nel tempo fino all'eta' scolare. Finora le aree di valutazione del bambino incluse nel Follow-up dalla quasi totalita' dei centri sono quella neuromotoria (99%) e quella della crescita e nutrizione (95%). Quasi sempre incluse anche la valutazione della vista (86%) e dell'udito (80%), delle capacita' comunicative e linguistiche (65%), della funzionalita' respiratoria (59%).
Infine, in un terzo dei centri viene valutata la qualita' della vita (30%)".
La valutazione di queste aree di rischio storiche e ampiamente note e approfondite in letteratura e' ormai diffusa capillarmente fino ai 2-3 anni di vita. "Meno capillare- fa sapere l'indagine- e' la valutazione delle aree emergenti, quali i disturbi dello spettro autistico, i disturbi di linguaggio e di comportamento, rispetto alle quali i servizi si stanno attivamente attrezzando e che e' tra gli obiettivi che l'Iss sta perseguendo in forte sinergia con il ministero della Salute tramite l'Osservatorio Nazionale Autismo (www.osservatorionazionaleautismo.it) e in collaborazione con le Societa' italiane di neonatologia, di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza e le principali Societa' scientifiche dell'area pediatrica. Lo scopo e' quello di sviluppare e implementare i protocolli di sorveglianza e di valutazione dello sviluppo nelle popolazioni ad alto rischio.
Un'altra area di criticita'- conclude l'iss- e' la strutturazione di un network stabile tra servizi di follow up e con gli altri servizi e professionisti che entrano nel percorso di presa in carico dei bambini che manifestano conseguenze dalla nascita prematura".
(Red/ Dire)