Congresso Sispe 30 novembre a Roma forma pediatri su presidi tecnologici
Roma, 8 nov. - I bambini con disabilita' complesse "insistono per circa il 70% dei costi ospedalieri nelle strutture pediatriche del Nord America". Un dato che rende chiara la misura dell'importanza della formazione in questo campo, considerando che il numero di questi minori "e' in sensibile aumento nei paesi industrializzati". Ne parla alla Dire Renato Cutrera, presidente della Fiarped e responsabile del dipartimento pediatrico Universitario-Ospedaliero di Broncopneumologia del Bambino Gesu', che il 30 novembre, in occasione del congresso del Sindacato italiano degli specialisti Pediatri (Sispe) sul 'bambino speciale' a Roma, terra' una relazione proprio sui piccoli affetti da disabilita' complesse.
Il minore con disabilita' complesse "e' quel bambino che ha bisogno di alcuni presidi per le normali attivita' quotidiane o addirittura per la sopravvivenza". Quando si parla di presidi si intendono "ventilazione, tracheotomia, ossigeno a domicilio. O ancora, pompe nutrizionali, gastrostomie, digiunostomie o problemi di deambulazione". L'aumento della casistica e' in realta' anche un fatto positivo, secondo il pediatra, poiche' indica che "i neonatologi sono sempre piu' bravi a far sopravvivere anche bambini con malattie congenite o estremamente prematuri, di 600, 700 o 800 grammi, che un tempo non sopravvivevano", aggiunge. E anche "i nuovi farmaci aiutano, generando pero' dei costi soprattutto per le famiglie".
Cosi' emerge un'altra problematica: "Le risorse differenziate da Regione a Regione". Una sperequazione "veramente ingiusta- continua Cutrera- perche' le Regioni piu' ricche possono offrire dei servizi domiciliari maggiori rispetto a quelli di Regioni aventi redditi piu' bassi". Il divario nell'offerta sanitaria provoca, infatti, problemi nelle famiglie che "si vedono costrette a gestire queste disabilita' con amore, affetto e anche 'vicariando' un po' le strutture domiciliari dell'assistenza sanitaria che hanno, per l'appunto, limiti di risorse".
L'intervento di Cutrera puntera' a "sensibilizzare i pediatri, soprattutto quanti hanno in assistenza bambini di questo tipo, offrendo una possibilita' di aggiornamento sui presidi tecnologici a disposizione". Inoltre, sono stati organizzati anche "corsi per i caregiver", che prevedono "la formazione dei genitori al momento della dimissione". A novembre, poi, la Fiarped (Federazione delle Societa' Scientifiche e delle Associazioni dell'Area Pediatrica) promuove ulteriori corsi per "i secondi caregiver", cioe' zii, sorelle e parenti che devono supportare i genitori "ma non sono stati formati precedentemente".
(Wel/ Dire)