Fontana: Esempio di autonomia; Gallera: potenziamo il servizio
Roma, 1 nov. - Circa 2.000 medici specializzandi del quarto e quinto anno potranno progressivamente iniziare a prestare servizio negli ospedali lombardi, andando a sopperire alla carenza di medici e quindi potenziando il servizio. Ad annunciarlo sono il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore al Welfare Giulio Gallera, nel dopo-giunta. Presenti anche il professor Gianvincenzo Zuccotti in qualita' di presidente dell'Osservatorio regionale della Formazione specialistica e direttore della pediatria del 'Buzzi', e Lucia Cococcioni, medico specializzando al quinto anno di pediatria, che, grazie alla delibera, potra' iniziare a prestare servizio. "Il provvedimento adottato oggi- spiega Fontana- dimostra ancora una volta il perche' Regione Lombardia insiste nella richiesta dell'autonomia. Vogliamo essere liberi di fare delle scelte che siano utili per rispondere meglio ai bisogni dei nostri territori e dei nostri cittadini, ma anche al resto del Paese, visto che gia' altre Regioni hanno espresso la volonta' di seguire la strada da noi segnata".
Il governatore lombardo osserva che "se domani i nostri specializzandi potranno operare, con una progressiva autonomia, negli ospedali lombardi e' perche' non ci siamo arresi all'impugnativa che, nel febbraio 2018, il governo Gentiloni aveva depositato, sollevando davanti alla Corte Costituzionale, una questione di illegittimita' costituzionale alla nostra legge. Ci siamo costituiti in giudizio e la Corte Costituzionale ci ha dato ragione". Questa, continua, "e' la direzione che intendiamo seguire nel caso non dovessero concederci l'autonomia, ovvero gestire piu' autonomamente le singole materie previste come concorrenti dalla Costituzione".
Gallera evidenzia come uno dei grossi problemi degli ospedali sia la mancanza di personale, ma aggiunge, "oggi, con questa delibera, la Lombardia da' una prima risposta concreta fornendo alle strutture sanitarie che fanno parte della rete formativa, indirizzi per la progressiva assunzione di autonomia operativa e decisionale dei medici in formazione specialistica, persone che hanno gia' fatto un corso di studio di sei anni e altri tre di specializzazione". La Lombardia e' la prima regione in Italia ad introdurre questa possibilita', enfatizza l'assessore, precisando che, fra l'altro, e' a costo zero per i cittadini perche' gli specializzandi gia' ricevono una borsa di studio e non saranno conteggiati nell'organico ospedaliero. Una misura che quindi non andra' neppure a discapito dell'assunzione di nuovi medici.
Il percorso che portera' gli specializzandi all'operativita' sul campo richiede una serie di valutazioni collegiali e passaggi che garantiscano in maniera progressiva il grado di autonomia del medico che sta concludendo il suo percorso formativo. Un iter studiato attentamente dalla Regione perche' sia una garanzia per i futuri pazienti, ma anche del medico stesso. Quest'ultimo sara' infatti seguito da un tutor, che fornira' allo specializzando direttive e consultazioni. Plaude al provvedimento regionale il consigliere, fra l'altro medico, Michele Usuelli (+Europa), parlando di una misura "migliorativa del Decreto Calabria", approvato in via definitiva lo scorso giugno dal precedente Governo allo scopo di riavviare le assunzioni in campo sanitario a livello nazionale. Poco prima, tuttavia, Gallera aveva tenuto a precisare che la delibera "propone un sistema del tutto nuovo, che non e' il 'Decreto Calabria'".
(Wel/ Dire)