Presentato progetto "in gioco per la pediatria" all'Asst Gaetano Pini-CTO
Roma, 22 mar. - Un cannocchiale stampato in 3D per le storie della buonanotte per i bambini immobilizzati a letto, una scatola delle lettere per comunicare con i pazienti delle varie stanze, un gioco da tavola per inventare ricette e un gioco di costruzione con scimmiette di legno. Sono i giocattoli migliori realizzati dagli studenti del Triennio in Design di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, per i bambini dell'area pediatrica dell'ASST Gaetano Pini-CTO, nell'ambito del progetto 'In gioco per la pediatria'.
L'iniziativa e' parte integrante del corso avanzato di Product Design del Triennio, tenuto dal professore Alessandro Garlandini, tra ottobre 2018 e febbraio 2019, durante cui gli studenti hanno progettato dei giocattoli pensati appositamente per la ludoteca dell'area pediatrica del Presidio Pini. Come spiega Garlandini, "gli studenti hanno intrapreso un percorso di co-progettazione dei giochi con i bambini, i ragazzi e i genitori in pediatria che sono stati intervistati piu' volte per comprendere meglio le loro esigenze in un momento critico come quello del ricovero". Oltre a coinvolgere i bambini e le loro famiglie, gli studenti NABA si sono confrontati con il personale ospedaliero per comprendere meglio la vita in reparto. I progetti cosi' ideati e realizzati sono diventati dei giocattoli che oggi sono stati presentati al personale dell'ASST Gaetano Pini-CTO e che hanno superato l'esame piu' importante: donare un momento di svago ai piccoli pazienti.
"Abbiamo sostenuto questo progetto- commenta Francesco Laurelli, direttore generale dell'ASST Gaetano Pini-CTO- perche' e' molto importante per i nostri piccoli pazienti, piu' che per gli adulti, avere degli strumenti di svago per trascorrere al meglio il periodo di cure. Affrontare con maggiore serenita' il ricovero, infatti, diminuisce i tempi di degenza. Questi giochi, pensati appositamente per i piccoli pazienti- conclude- aiutano a rendere meno traumatico il periodo trascorso nella nostra struttura".
(Red/ Dire)