Roma, 22 mar. - Valutare le condizioni di salute psicofisica, effettuare un costante monitoraggio e sensibilizzare le famiglie. Sono questi i tre principali compiti che il pediatra di famiglia deve svolgere quando assiste un bambino o adolescente che pratica regolarmente esercizio fisico. E' quanto sostengono le nuove Linee di indirizzo sull'attivita' fisica per le differenti fasce d'eta' e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione, recentemente pubblicate dal ministero della Salute.
Il documento e' stato redatto da un Tavolo di lavoro istituito presso la Direzione generale della Prevenzione sanitaria e approvate in Conferenza Stato-Regioni. Alla stesura delle Linee di Indirizzo ha contribuito attivamente la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP).
"E' un documento importante nel quale viene ribadito il ruolo fondamentale del pediatra di libera scelta- afferma Paolo Biasci, Presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)- Il nostro Paese ha un grande bisogno di promuovere correttamente l'attivita' fisica tra i giovanissimi. Il 18% dei bambini infatti pratica sport per non piu' di un'ora a settimana. Dobbiamo essere in prima linea per contrastare la sedentarieta', un grave e sottovalutato problema di salute".
Continua la nota: "Ci e' stato riconosciuto il compito di assistere i giovanissimi che praticano sport attraverso controlli periodici- aggiunge Domenico Meleleo, che ha partecipato per FIMP alla stesura del documento- Dobbiamo inoltre valutare le condizioni di salute psicofisica del bambino e dell'adolescente prima di cominciare una pratica dell'esercizio fisico. Il monitoraggio deve poi proseguire col passare del tempo per valutare gli effetti di queste attivita' sulla salute. Infine possiamo sensibilizzare, motivare e sostenere la famiglia sui vantaggi dell'esercizio fisico regolare sotto forma di attivita' ludiche o sport, anche informando su quali possono essere le opportunita' di praticarlo e indicando professionisti e strutture qualificate".
Le nuove Linee di Indirizzo sottolineano la rilevanza dell'attivita' fisica per la popolazione generale e la necessita' che tutti pratichino attivita' fisica, soprattutto integrata nella vita quotidiana. "Il documento, coerentemente con gli obiettivi del Piano d'azione globale sull'attivita' fisica per gli anni 2018-2030 di recente approvato dall'OMS ribadisce anche per l'Italia, la validita' dell'approccio strategico- conclude Mattia Doria, Segretario Nazionale alle attivita' Scientifiche- Questo deve tenere in considerazione tutti i fattori che influenzano lo stile di vita e mira a realizzare azioni efficaci di promozione della salute in un'ottica intersettoriale e di approccio integrato. Il documento definisce quindi in dettaglio il ruolo e le diverse responsabilita' dei vari settori coinvolti con particolare riferimento alla sanita' pubblica e al servizio sanitario in generale".
(Red/ Dire)