Principale causa insufficienza renale terminale in eta' pediatrica
Roma, 22 mar. - L'ospedale Gaslini apre il Centro di Alta Specialita' (Cas) Urano grazie all'esperienza maturata dal gruppo multidisciplinare di urologi, nefrologi e radiologi dedicato alla diagnosi e cura delle anomalie congenite del rene e del tratto urinario, per offrire al paziente pediatrico un approccio sempre piu' personalizzato e all'avanguardia. Le anomalie congenite del rene e del tratto urinario, identificate dall'acronimo inglese Cakut (Congenital Anomalies of Kidney and Urinary Tract), sono circa il 30-50% di tutte le anomalie di diagnostica prenatale e costituiscono la principale causa di insufficienza renale terminale nell'eta' pediatrica.
L'attivita' del gruppo Urano si rivolge a tutti i pazienti affetti da patologie congenite ed acquisite nefro-urologiche, sia nel proporre un adeguato inquadramento diagnostico che nell'identificare il corretto percorso terapeutico, tenendo conto delle caratteristiche cliniche di ogni paziente nell'ambito di un progetto di medicina personalizzata. "La possibilita' di garantire un approccio multidisciplinare che coinvolga nefrologi, urologi e radiologi offre al paziente l'opportunita' di essere seguito in modo completo durante l'intero percorso assistenziale al Gaslini. Il trattamento delle patologie delle vie urinarie di interesse chirurgico prevede tecniche chirurgiche open, laparoscopiche, robotiche ed endoscopiche per ridurre al massimo il fastidio e il dolore percepiti dal bambino durante l'intervento", spiega il professor Girolamo Mattioli, direttore della Uoc Chirurgia.
I professionisti che oggi fanno parte del gruppo Urano negli ultimi anni hanno contribuito a definire per la prima volta le cause determinanti delle malformazioni dei reni e delle vie urinarie, applicando la diagnostica molecolare sui piccoli pazienti in collaborazione con universita' statunitensi.
"Nel nostro Centro i pazienti con malformazioni renali possono avere risposte sul perche' si e' manifestata la malformazione e valutare i rischi di sviluppo di danni cronici non solo a carico dei reni, ma anche per altri apparati e agire sulla prevenzione", spiega il dottor Gianmarco Ghiggeri, direttore della Uoc Nefrologia.
(Red/ Dire)