Giarola: Nelle emergenze bisogni non si esauriscono in prime ore
Roma, 8 mar. - "Ogni individuo elabora il trauma in tempi specifici e i minori hanno, a loro volta, una tempistica diversa rispetto a quella degli adulti". Parte da qui Fulvio Giardina, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi (Cnop), per spiegare il valore della divulgazione culturale della gestione delle emergenze della Protezione civile.
"In occasione del terremoto di Augusta del 1990 noi psicologi avvertimmo che i bambini sotto i 10 anni avrebbero manifestato a distanza di quasi un anno tutte le problematiche specifiche all'evento calamitoso. Infatti- precisa Giardina- dopo un anno i reparti di pediatria e gli studi dei pediatri di libera scelta furono caricati di eccessivo lavoro, perche' si presentarono incubi notturni e difficolta' relazionali nei bambini dopo 10-12 mesi. Le mamme si preoccuparono a causa di una serie di sintomi che non erano affatto prevedibili- aggiunge- se non collegati all'evento traumatico".
Questo e' solo uno di tanti episodi che hanno spinto le due agenzie pubbliche a promuovere una maggiore diffusione delle conoscenze relative alla gestione delle emergenze. "E' essenziale- rimarca Roberto Giarola, direttore dell'Ufficio Volontariato e Risorse del servizio nazionale della Protezione civile- le diverse articolazione del Servizio sanitario nazionale fanno parte del Servizio nazionale della Protezione civile.
Essere preparati a gestire la propria professione e attivita' in un contesto di emergenze e' fondamentale, cosi' come e' importante conoscere quali sono le risorse che il sistema puo' mettere a disposizione. Questa attivita' che vogliamo portare avanti con il Cnop, anche nei confronti del mondo del volontariato, mira a far crescere queste professionalita' e ad offrire risposte ai bisogni che nascono nelle condizioni di emergenza e- conclude Giarola- che non si esauriscono nelle prime ore".
(Red/ Dire)