Roma, 8 mar. - "Clima cordiale e grande spirito di collaborazione". E'quanto dichiarato in una nota da Rinaldo Missaglia, segretario generale Simpef, sindacato medici pediatri di famiglia, descrive con queste parole l'andamento della prima riunione svoltasi nei giorni scorsi in Sisac, per discutere il rinnovo dell'accordo collettivo nazionale (Acn) della pediatria di libera scelta.
"Il nuovo coordinatore Sisac, Antonio Maritati, ha trasmesso un'impressione positiva circa l'impegno di lavorare per raggiungere rapidamente un accordo- spiega Missaglia- Sono, infatti, gia' stati calendarizzati i prossimi incontri per il 13 marzo e il 9 aprile. Ci pare un buon segno, per un lavoro che parte da dove ci eravamo lasciati nel marzo scorso, quando, pur con grave ritardo, si era giunti alla firma dell'accordo nazionale attualmente in essere". Di questo accordo, Missaglia sottolinea il pregio di avere permesso, con le nuove misure concordate, un piu' rapido accesso dei giovani specializzati alla pediatria convenzionata, garantendo da un lato la copertura di zone a carenza assistenziale e dall'altro il rispetto delle legittime aspirazioni professionali di piu' giovani colleghi.
Viceversa, non risultano pienamente applicati gli altri punti cardine dell'accordo: piano vaccini, piano delle cronicita', accesso improprio al pronto soccorso e liste di attesa e appropriatezza. "Questo- dice il segretario generale- perche' in praticamente nessuna Regione si sono ancora attivate le procedure per la stipula degli accordi integrativi regionali che conseguono dandone forma attuativa alle proposizioni normative ricomprese nell'Acn".
"Particolarmente preoccupante- chiarisce Missaglia- e' la situazione in quelle Regioni, prima fra tutte la Lombardia, in cui ancora non si e' addivenuti alla sottoscrizione di Accordi integrativi regionali funzionali al pieno recepimento e alla conseguente applicazione degli spunti normativi ricompresi nell'Acn attualmente in vigore, quali la realizzazione del Piano nazionale vaccini, il contrasto al fenomeno dell'accesso improprio al pronto soccorso, il governo delle liste d'attesa e l'appropriatezza, che per la pediatria di famiglia risultano essere una priorita'. Simpef confida che comunque le Istituzioni regionali preposte garantiscano, pur nell'attesa della stipula dei nuovi accordi integrativi, che le norme e gli istituti previsti dalle contrattazioni aziendali debbano considerarsi in prorogatio, anche al fine di scongiurare il rischio di una impossibilita' da parte dei pediatri di famiglia di assicurare le prestazioni di self-help ambulatoriale e di parte dei controlli di salute periodici ai propri piccoli assistiti".
(Red/ Dire)