Roma, 8 mar. - Molte delle patologie dell'eta' evolutiva sono conseguenti ad avvenimenti occorsi prima della nascita, durante il parto o nell'immediato post partum, in particolare per i prematuri. Ma esistono anche disabilita' complesse conseguenti ad eventi traumatici come i traumi cranici encefalici (Tce), che rappresentano la principale causa di morte, disabilita' infantile e di interruzione del processo di maturazione nel bambino.
Il trattamento riabilitativo per le cerebrolesioni in eta' evolutiva e' il tema della seconda sessione del quarto corso nazionale promosso dalla scuola della Societa' Italiana di Riabilitazione Neurologica (Sirn) che si e' tenuto al Centro Cardinal Ferrari del Gruppo Santo Stefano di Fontanellato. Il centro opera nella riabilitazione delle gravi cerebrolesioni acquisite ed e' dotato di un reparto dedicato alle gravi disabilita' infantili.
"Si tratta di un ambito complesso- spiega Donatella Saviola coordinatrice della sezione eta' evolutiva della Sirn- quando parliamo di neuroriabilitazione infantile ci muoviamo in un campo delicato. Le varie fasi di sviluppo del bambino richiedono sempre scale di valutazione ed interventi riabilitativi in grado di seguire le tappe della crescita e l'evoluzione della patologia specifica che il bambino puo' aver sviluppato dalla nascita o aver acquisito nel tempo. Il lavoro che portiamo avanti con i corsi di neuroriabilitazione della Sirn ha proprio l'obiettivo di omogenizzare a livello nazionale i protocolli riabilitativi ed i percorsi di cura passando dalla condivisione delle esperienze e dal dibattito medico scientifico".
"Il corso annuale organizzato dalla Societa' Italiana di Riabilitazione Neurologica- afferma Antonio De Tanti direttore del Centro Cardinal Ferrari- vede il coinvolgimento di figure di spicco nel settore della neuroriabilitazione in eta' evolutiva. Professionisti ed esperti provenienti da diverse parti d'Italia, insieme per un confronto scientifico di alto livello, che alterna la teoria alla discussione di casi clinici, con lo scopo di individuare linee guida comuni nei percorsi riabilitativi. La riabilitazione dell'eta' evolutiva del Gruppo Santo Stefano offre percorsi terapeutici strutturati, gestiti da team specializzati in grado di garantire una presa in carico multidisciplinare. Si va dal trattamento di patologie come l'autismo alla riabilitazione motoria e cognitiva, attraverso progetti innovativi e supportati da: tecnologie (realta' virtuale e riabilitazione robotica), attivita' terapeutiche non tradizionali (terapia occupazionale) e setting diversi, anche in acqua, ad esempio, per sfruttare i benefici dell'idrochinesiterapia nel trattamento delle spasticita'". Il primo appuntamento del corso tenutosi lo scorso febbraio e dedicato ad un'introduzione alla neuroriabilitazione in eta' evolutiva, e' stata l'occasione per gli esperti per affrontare i temi legati allo sviluppo neurologico del bambino e alle grandi patologie disabilitanti dell'eta' evolutiva.
Tra i temi affrontati: le tappe evolutive del bambino, lo sviluppo psico motorio, le patologie neurologiche (paralisi cerebrali, malattie neuromuscolari, cerebrolesioni acquisite) ed i segnali di allarme, le cause, la diagnosi, le terapie oggi esistenti e i percorsi di cura possibili in eta' evolutiva. Il confronto scientifico ha fatto emergere alcune riflessioni anche su temi di stretta attualita': l'incidenza dei traumi cranici nei piccoli da 0 a 3 anni, causati da incidenti o infortuni domestici; lo studio della correlazione tra infezioni virali (ad esempio varicella, herpes, infezioni del sistema nervoso centrale da virus influenzali) e l'insorgenza dello stroke pediatrico; il trend dei nati prematuri, oggi in forte aumento.
Il secondo week end formativo, che si e' svolto la scorsa settimana, si e' focalizzato sui disturbi specifici, sul trattamento riabilitativo, sugli ausili oggi presenti sul mercato, sulle nuove frontiere della neuroriabilitazione in eta' evolutiva e sulla presa in carico della famiglia con attenzione anche ai percorsi di inclusione scolastica.
(Red/ Dire)