Vitamina D, Siaip: Insufficiente in 50% bimbi italiani
Aiuta sviluppo osseo, previene malattie. Parte congresso a Milano
Roma, 24 mag. - Vitamina D, un vero e proprio "tesoretto" per i bambini. Sinora era noto il suo ruolo nel favorire lo sviluppo osseo e nel prevenire malattie come il rachitismo e l'osteoporosi in eta' adulta. Recenti studi hanno dimostrato che la vitamina D e' utile anche nella prevenzione di alcune patologie autoimmuni (quali il diabete mellito 1, l'artrite reumatoide, la sclerosi multipla e il morbo di Chron) e cardiovascolari. Ma la novita' scientifica piu' recente e' che sembra giocare un ruolo anche nella prevenzione delle malattie allergiche, in crescita costante da decenni, tanto da coinvolgere circa il 25% della popolazione pediatrica.
E' partito il congresso nazionale Siaip (Societa' italiana di allergologia e immunologia pediatrica), in corso a Milano fino a sabato, in cui si presentera' una revisione della letteratura che analizza gli studi piu' recenti sulle conseguenze della carenza di vitamina D in eta' pediatrica. "In Italia- afferma Michele Miraglia del Giudice, vicepresidente Siaip- alcuni studi condotti su neonati e bambini in varie citta' (Novara, Verona, Nord-Est, Parma, Roma) hanno rilevato un ampio deficit di vitamina D, la cui entita' varia a seconda della zona geografica in cui si vive, ma che possiamo mediamente stimare attorno al 50%. La carenza di vitamina D e' quindi una condizione che riguarda 1 bambino italiano su 2".
Eppure ci sono studi dai quali emerge l'importanza di questa vitamina gia' "durante la gravidanza e poi nel neonato per la prevenzione delle malattie allergiche. La vitamina D- afferma la Siaip- sembra svolgere un ruolo importante anche nel bambino piu' grande, nella prevenzione e nella terapia dell'asma e delle infezioni respiratorie ricorrenti". "In eta' pediatrica la vitamina D serve per la crescita e il benessere osseo- spiega Diego Peroni, Ordinario di Pediatria dell'Universita' di Pisa- ma ha anche un effetto centrale nel modulare le funzioni del sistema immunitario. Infatti, la vitamina D e' in grado di interagire con diverse cellule del sistema immunitario, regolando la risposta agli agenti infettivi e modulando la risposta immunologica. Studi recenti hanno messo in luce che nei bambini asmatici la supplementazione con vitamina D riduce la frequenza delle riesacerbazioni della malattia e favorisce un miglior controllo della patologia, utilizzando naturalmente i farmaci di base antiinfiammatori. Il deficit di vitamina D invece- continua- e' spesso correlato a un maggior numero di accessi ospedalieri per broncospasmo e a una maggiore necessita' di terapia con corticosteroidi orali".
Non meno importante il ruolo protettivo della Vitamina D nei confronti di infezioni dell'apparato respiratorio come TBC, otite media, faringotonsilliti, bronchioliti e wheezing virale. "Due importanti studi- aggiunge Peroni- hanno ad esempio documentato che i neonati con bassi livelli di vitamina D nel sangue cordonale hanno maggiori rischi di sviluppare infezioni respiratorie e bronchiolite a 3 mesi rispetto ai neonati senza deficit di vitamina D". Una vitamina dai mille volti, dunque. Ma chi, quando e come deve assumerla? "E' importante sapere che gli esseri umani acquisiscono solo il 10% della vitamina D con l'alimentazione (olio di pesce e olio di fegato di merluzzo) e il 90% per sintesi dopo l'esposizione alla luce solare", prosegue Michele Miraglia del Giudice, vicepresidente Siaip e professore di Pediatria all'Universita' degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. "In alcune latitudini, tranne che durante i mesi estivi, la pelle produce poca o nessuna vitamina D dal sole.
Studi osservazionali hanno documentato nel mondo una diffusa insufficienza di vitamina D in ampie fasce della popolazione pediatrica che dipende dalle latitudini in cui si vive, dal colore della pelle (le persone di pelle scura necessitano di una maggiore esposizione la sole), dalla presenza di condizioni patologiche come l'obesita'- precisa il professore- ma anche dagli stili di vita come ad esempio il troppo tempo passato in casa e l'assenza di gioco all'aperto".
Ecco le raccomandazioni: Le Societa' Scientifiche (Consensus Sip-Sipps) raccomandano la supplementazione di vitamina D in tutti i bambini nel primo anno di vita, qualunque sia il tipo di allattamento, con dosaggi compresi tra le 400 UI/die e fino a 1.000 UI/die di vit. D in presenza di fattori di rischio di deficit. Da 1 a 18 anni la profilassi giornaliera e' raccomandata nei soggetti a rischio (bambini di etnia non caucasica ed elevata pigmentazione, con ridotta esposizione solare, bambini con insufficienza renale o epatite cronica, obesi, affetti da malattie infiammatorie croniche o da celiachia). La Siaip raccomanda che il pediatra curante valuti l'integrazione di vitamina caso per caso nei bambini a rischio di riesacerbazioni asmatiche, nei bambini allergici e nei bambini con infezioni respiratorie ricorrenti.
(Red/ Dire)
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