I rischi variano a seconda della loro localizzazione
Roma, 17 mag. - Nonostante siamo a meta' maggio, le temperature sono ancora piuttosto basse. A breve, si aspetta comunque l'arrivo della tanto desiderata estate. I bambini sono spesso vittime di infezioni batteriche della pelle che proprio, con l'arrivo della stagione calda e del clima caldo-umido, si manifestano con ancora maggiore frequenza. I rischi di queste infezioni variano a seconda della loro localizzazione: da quelle che coinvolgono solo la parte piu' superficiale della cute (l'epidermide) a quelle che colpiscono la parte piu' profonda (il derma).
"Anche una piccola ferita, un graffio o una puntura d'insetto possono facilitare l'accesso dei batteri all'interno della pelle e generare un'infezione che puo' diffondersi ad altre zone della cute - afferma la Professoressa Susanna Esposito, Presidente dell'Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e Professore Ordinario di Pediatria all'Universita' degli Studi di Perugia -. Per evitare i rischi di un'eventuale degenerazione dell'infezione e' necessario valutare da quanto tempo e' insorta la lesione, quanto e' estesa e quali sono i sintomi associati, come ad esempio febbre, dolore e prurito. Inoltre, e' importante considerare quali possano essere stati i fattori predisponenti, tra cui l'assunzione di farmaci, l'esposizione alla luce solare, il contatto con allergeni o animali".
Con l'avvicinarsi della stagione estiva, WAidid quindi raccomanda di mantenere la pelle dei bambini pulita e ben idratata in modo da difenderla dai batteri e dai funghi e consiglia una moderata esposizione al sole nei primi anni di vita per favorire la sintesi della vitamina D, ricordando di evitare sempre le ore piu' calde e di non prolungarla troppo nel tempo. Nel caso di infezione batterica della pelle il primo riferimento e' sempre il pediatra (specialmente quando i bambini sono piccoli) che, a seconda del caso e della gravita', eventualmente evidenziera' ai familiari la necessita' di una visita dermatologica.
Tra le infezioni cutanee dell'eta' pediatrica, quelle piu' comuni nel periodo estivo sono le seguenti: L'impetigine e' una delle piu' comuni infezioni cutanee tra i 2 e i 5 anni1 e si stima che colpisca a livello mondiale circa il 12% dei bambini2. Tra i fattori di rischio, la dermatite atopica, traumi della pelle, morsi di insetto, l'alta umidita' e la scarsa igiene. Si distingue in due forme: non bollosa e bollosa. La prima forma e' generalmente provocata dallo Staphylococcus aureus (nel 70% dei casi) e dallo Streptococcus pyogenes1,3 e si presenta con piccole vescicole o pustole che evolvono rapidamente in croste di color giallo. Anche la seconda forma, quella bollosa, e' causata dallo Staphylococcus aureus e si manifesta con bolle flaccide e trasparenti sotto le ascelle, sul collo e nell'area del pannolino.
Una novita' terapeutica nel trattamento dell'impetigine e' rappresentata dall'ozenoxacina, pomata antibiotica battericida che agisce rapidamente con un successo terapeutico complessivo riscontrato dopo soli 5 giorni in seguito a somministrazione due volte al giorno, con la riduzione dell'impatto dell'infezione e una buona tollerabilita' nei pazienti a partire dai 6 mesi di eta'4-7. Le infezioni micotiche sono causate dai miceti (piu' conosciuti come funghi). In estate e' piu' facile il contagio sia per la maggiore proliferazione dovuta al clima caldo - umido, sia per la piu' alta frequentazione dei bambini di piscine o di spazi comuni. I funghi possono diffondersi in molte zone del corpo quali il cuoio capelluto o la cute glabra. Nel primo caso (tinea capitis), la lesione e' inizialmente costituita da piccole papule localizzate alla base del follicolo e, successivamente, si forma una placca circolare eritematosa e squamosa, al cui centro il capello diventa fragile e si spezza. Diventano cosi' evidenti zone prive di capelli (alopecia) e il bambino puo' lamentare prurito. Nel secondo caso, le infezioni della cute (tinea corporis) si presentano come placche squamose, lievemente sopraelevate ed eritematose, che si diffondono in senso centrifugo lasciando una tipica lesione ad anello.
Sia nelle infezioni del cuoio capelluto che in quelle della cute, le lesioni micotiche richiedono il trattamento con un farmaco antifungino e spariscono spontaneamente nel giro di qualche mese. Le verruche cutanee sono le lesioni caratteristiche delle infezioni virali da Papillomavirus e riguardano il 5-10% dei bambini. Anche in questo caso si diffondono maggiormente in estate tra i bambini che frequentano piscine o docce pubbliche. Le verruche comuni (verruca vulgaris) si riscontrano piu' frequentemente sulle dita, sul dorso delle mani, sul volto, sulle ginocchia e sui gomiti. Si tratta di papule ben circoscritte, con superficie irregolare e rugosa. Le verruche piane (verruca plana) sono caratterizzate da papule lievemente rilevate, di dimensioni generalmente inferiori ai 3 mm e di colore variabile dal rosa al marrone. La distribuzione e' simile a quella delle verruche comuni, in alcuni casi pero' possono essere multiple e distribuirsi lungo una linea di trauma cutaneo, per esempio dal margine dei capelli al cuoio capelluto a causa dell'utilizzo del pettine. Nel 50% dei casi le verruche scompaiono spontaneamente entro due anni; il mancato trattamento puo', pero', provocare la diffusione ad altre sedi del corpo. Le verruche sono lesioni che interessano la parte superficiale della cute, quindi non cicatrizzano a meno che vengano trattate in modo aggressivo; generalmente si consiglia l'applicazione di pomate all'acido salicilico, mentre piu' discusso e' l'utilizzo dell'azoto liquido.
(Red/ Dire)