Ricerca pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet
Roma, 17 mag. - La desensibilizzazione per i bambini con allergia all'arachide accresce il rischio di anafilassi e di altre reazioni gravi. Il dato emerge da uno studio di revisione condotto da 5 Centri internazionali l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' per l'Europa che mette in discussione la sicurezza della cosiddetta immunoterapia orale per le allergie alimentari. La ricerca e' stata appena pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet. Lo scrive in una nota l'Ospedale Bambino Gesu' di Roma.
I ricercatori hanno confrontato i risultati di 12 indagini cliniche sull'immunoterapia orale per l'arachide (per un totale di oltre mille pazienti coinvolti) scoprendo che i bambini sottoposti a desensibilizzazione avevano avuto il triplo degli episodi di anafilassi rispetto al gruppo che evitava l'allergene senza trattamenti o a cui era stato somministrato un placebo.
L'immunoterapia orale, o desensibilizzazione, e' un trattamento utilizzato per rendere meno sensibile l'organismo all'alimento che scatena l'allergia attraverso la somministrazione ripetuta nel tempo e clinicamente controllata di quantita' crescenti dell'allergene, fino ad arrivare a dosi di mantenimento.
L'obiettivo e' innalzare la soglia di tolleranza, ridurre il rischio di reazioni gravi in caso di contatto involontario e, in generale, migliorare la qualita' di vita.
Efficacia e sicurezza dell'immunoterapia orale per l'allergia all'arachide sono state oggetto di molti studi. 12 di questi, i piu' recenti e scientificamente rilevanti, sono stati raggruppati e analizzati da un team di revisione internazionale coordinato dalla McMaster University, in Canada. Dal confronto dei dati riguardanti i 1.041 pazienti tra i 5 e i 12 anni arruolati nelle ricerche, e' emerso che i bambini sottoposti a desensibilizzazione avevano avuto 222 episodi di anafilassi contro i 71 di quelli non trattati. L'iniezione di adrenalina si era resa necessaria 82 volte tra i pazienti trattati contro le 32 dei non trattati. 119, invece, i casi di altre reazioni allergiche (vomito, orticaria, coliche addominali, problemi respiratori) per i bambini trattati contro i 62 dei non trattati.
(Red/ Dire)