Il punto al 75esimo congresso Sip a Bologna il 29 maggio
Roma, 17 mag. - "L'osteopatia e' una tecnica molto utile, ma nel trattamento del bambino sembra ancora una novita'. Gia' durante la vita prenatale in utero il feto puo' assumere delle posture che possono essere trattate fin dalle prime epoche della vita". Lo ricorda Alberto Chiara, presidente della Sipo (Societa' italiana di pediatria ospedaliera), che al 75esimo Congresso italiano di Pediatria a Bologna coordinera' la sessione 'Osteopatia: ulteriore risorsa?', in programma il 29 maggio.
"Basti pensare com'e' frequente oggi la plagiocefalia posizionale- continua Chiara- ovvero i bambini che hanno una testa schiacciata, a forma di parallelogramma, dovuta a dalle posture assunte direttamente in utero o che assume il neonato lattante nelle prime epoche della vita".
Per prevenire la morte improvvisa, la morte in culla (la Sids), "viene consigliatO a tutti i neonati, una volta dimessi dal nido, di stare in posizione supina. Questa posizione porta proprio a uno schiacciamento della testa. Sappiamo che la plagiocefalia tende a migliorare con il passare delle settimane, dei mesi- puntualizza il pediatra- ma molte volte e' talmente importante che l'osteopatia, il manipolare il cranio del piccolo bambino, potrebbe avere un grande successo. Successivamente l'osteopatia puo' aiutarci per correggere varie posture come la scoliosi, o le posizioni anomale assunte da bambini e adolescenti durante lo studio".
Chiara fa sapere che sono "pochi pochi gli ospedali dove viene praticata l'osteopata. È quindi una metodica a cui bisogna approcciarsi- conclude- e anche il pediatra dovra' approcciarsi perche' in maniera incruenta si riescono a volte risolvere delle problematiche".
(Red/ Dire)