la nuova App Sicupp supporta pediatri su diagnosi e consigli per famiglie
Roma, 17 mag. - Un terzo dei bambini soffre di disturbi del sonno nei primi 3 anni di vita, con difficolta' di addormentamento e risvegli frequenti. La stessa sorte tocca a circa il 25% dei giovanissimi, perche' anche l'adolescenza e' una fascia di eta' molto a rischio. Per aiutare il pediatra ad orientarsi nella diagnostica e nel fornire consigli ai genitori sulle corrette regole per l'addormentamento arriva 'Mago del sonno'. È la nuova applicazione della Societa' italiana delle cure primarie pediatriche (Sicupp) gia' attiva e scaricabile sul cellulare.
"'Mago del sonno' si sviluppa praticamente attraverso una serie di tabelle, di schermate, nelle quali si affrontano momenti diversi della vita del bambino, e sono focalizzati sui bilanci di salute. È proprio quello il momento- spiega Paolo Becherucci, presidente Sicupp- in cui di solito fa un bilancio della salute del bambino ed e' quello il momento in cui si deve affrontare il problema del sonno con domande e consigli specifici".
La principale difficolta' consiste "nella capacita' di dare dei consigli 'anticipatori' ai genitori, sapendo come evolve la fisiologia del sonno nel bambino piccolo. In questo modo la mamma e il papa' saranno pronti ad affrontare i cambiamenti che fisiologicamente avvengono nella struttura del sonno. Magari si potranno anche prevenire alcuni errori che i genitori inconsapevolmente possono commettere".
Oltre agli aspetti para-fisiologici, esistono delle vere e proprie patologie del sonno. "Un pediatra che si trovasse in difficolta' nell'affrontare questi problemi, o nella diagnostica, potra' scrivere al 'Mago del sonno', quindi alla Sicupp, dove trovera' il supporto di alcuni nostri esperti interni e della Societa' italiana di medicina del sonno con la quale abbiamo collaborato per la stesura del sito", aggiunge Becherucci.
I disturbi del sonno sono una "problematica che e' andata aumentando negli anni a causa di vari fattori, probabilmente legati al modo con cui si vive e si interagisce con il mondo oggi. Il nostro ritmo della vita e' cambiato- ricorda il presidente Sicupp- soprattutto sono aumentate le luci artificiali e l'utilizzo sempre piu' precoce degli strumenti elettronici. Si sono accumulati diversi dati in cui si correla l'aumento dei disturbi del sonno con gli effetti negativi sulla salute e la qualita' della vita in base all'utilizzo dei device. Alcune tonalita' di luci, quali quella azzurra emessa dagli schermi del computer, del telefono o dei tablet, interagiscono negativamente con la secrezione della melatonina, ormone che fisiologicamente segna l'andamento giorno notte e, quindi, induce l'addormentamento".
Secondo l'esperto i rischi sulla salute si differenziano in base alle fasce d'eta'. "Dobbiamo ricordare che un corretto sonno, mi riferisco alla capacita' di raggiungere il sonno profondo e tutte le fasi del sonno stesso, e' strettamente correlato a un buon sviluppo neuropsicomotorio del bambino.
Quindi disturbi del sonno precoci sono essenzialmente correlati alle anomalie del neurosviluppo". Poi ci sono i disturbi immediati: "la sonnolenza diurna, l'agitazione, le difficolta' scolastiche. Si dice che il 38% dei bambini che sono cattivi dormitori possono essere a rischio di sviluppare sindromi nevrotiche depressive. C'e' una correlazione anche con l'utilizzo delle droghe in eta' avanzata- avverte il pediatra- dormire bene e' quindi un fattore di corretto sviluppo del cervello ed evita l'insorgenza di patologie piu' gravi quando si diventa piu' grandi".
È importante agire sul fronte della corretta alimentazione. "Bisogna evitare di somministrare ai bambini sostanze eccitanti nel tardo pomeriggio, come te' o bibite contenenti caffeina. Gli adolescenti devono evitare gli alcolici. Un'alimentazione piu' equilibrata puo' aiutare il buon sonno mediante un'adeguata introduzione di liquidi durante il giorno, ma lontani dal momento dell'addormentamento. Consiglio di proporre cibi che contengono fibre, per facilitare il funzionamento dell'intestino, e il triptofano che e' il precursore della melatonina. È contenuto nelle carni bianche, nel pesce azzurro, nelle verdure verdi, nei legumi e nei cereali".
C'e' una correlazione tra il cattivo sonno e lo sviluppo di obesita'. "Non e' solo legata alle anomalie alimentari che possono essere alla base di entrambe le problematiche, ma anche ad un'alterazione della secrezione di alcuni neuromediatori- spiega Becherucci- quale causa della sregolazione endocrina, dell'appetito e quindi dello sviluppo dell'obesita'. Certamente non si puo' dire che i disturbi del sonno siano l'unica causa dell'aumento dei disturbi del neurosviluppo o della depressione o dell'obesita', ma di sicuro sono una concausa".
Sulle corrette regole per l'addormentamento il presidente Sicupp consiglia ai genitori: "Nei primi 3-4 mesi di vita del bambino e' un fattore positivo il contatto diretto, e quindi anche l'addormentamento al seno, per facilitare l'attaccamento nel rapporto madre-figlio. Tuttavia, man mano che il bambino cresce dovra' sviluppare un pochino di autonomia. Ad esempio, nei primi 6 mesi di vita e' importante farlo dormire nella camera dove dormono i genitori, ma non nel letto dei genitori. Inoltre, non e' vero che i bimbi piccoli possono dormire dappertutto, se c'e' troppa luce o troppo rumore dormono peggio. Occorre creare le condizioni ottimali perche' si addormentino bene e mantengano il sonno. È importante essere tranquilli al momento del risveglio del bambino, anche se avviene durante la notte, e cercare di fare il meno possibile. Meno facciamo, dopo aver verificato che non abbia un problema serio, e piu' il piccolino trovera' il suo sistema per autoconsolarsi e riaddormentarsi. Consiglio eventualmente di cercare di toccarlo, parlargli, evitare di prenderlo in braccio, offrirgli quando e' un pochino piu' grande il ciuccio e il cosiddetto oggetto di transizione (orsacchiotto o copertina, ecc.) per fare in modo che si possa riaddormentare senza il bisogno del contatto diretto del genitore". Per favorire l'istaurarsi di una ritualita' il pediatra suggerisce di "provare a riconoscere il momento in cui il bambino ha bisogno di addormentarsi. Appena si notano i primi segnali, non succhia piu' bene, comincia a chiudere gli occhi magari anche durante l'allattamento, e' quello il momento in cui va staccato dal seno e messo nel lettino prima che sia completamente addormentato". Infine, "evitare di creare rituali impegnativi come 'Dorme solo se lo portiamo in macchina'", conclude Becherucci, riportando le parole di alcuni genitori che girano in macchina durante la notte perche' pensano che quello sia l'unico sistema. "Non e' cosi'!".
(Red/ Dire)