Roma, 10 mag. - Bere e' una necessita' fondamentale fin dai primi istanti di vita. Una giusta quantita' di acqua, maggiore componente del latte materno, mantiene l'idratazione, permette di eliminare le scorie del metabolismo, migliora la capacita' di attenzione dei bambini. Dal latte alle bevande vegetali, dall'acqua alle spremute di frutta, nel nuovo numero di 'A scuola di salute', il magazine digitale a cura dell'Istituto Bambino Gesu' per la Salute del Bambino e dell'Adolescente, diretto dal prof. Alberto G. Ugazio, una guida alle diverse bevande disponibili e i consigli per assumere liquidi in modo corretto nelle varie fasi della crescita.
La quantita' di liquidi di cui si ha bisogno varia in relazione all'eta', alle condizioni di salute, all'attivita' fisica e al regime alimentare. Si comincia a bere con il latte materno, alimento che fornisce i nutrienti necessari per una buona crescita e un normale sviluppo. E' composto per circa l'87% di acqua e da una proporzione ben bilanciata di proteine, grassi e carboidrati. E' facilmente digeribile e soddisfa tutti i fabbisogni alimentari del bambino nei primi 6 mesi di vita. In questo periodo e' indicato come alimento esclusivo dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' e dalle piu' importanti societa' scientifiche per la nutrizione. Nel secondo semestre l'offerta di latte materno viene integrata con altri alimenti ed e' raccomandata anche durante il secondo anno di vita ed oltre.
L'assunzione di latte materno tramite allattamento al seno comporta molti benefici a tutti i bambini, compresi i neonati prematuri: sono piu' protetti dal rischio di contrarre infezioni, allergie o malattie complesse come diabete di tipo 1 e 2, sindrome dalla morte improvvisa, linfomi e leucemie, obesita', patologie croniche intestinali, ipertensione arteriosa e, nel caso dei nati pretermine, da infezioni sistemiche, retinopatia, displasia broncopolmonare ed enterocolite necrotizzante.
Cosi' in un comunicato l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - Irccs di Roma.
Dal momento in cui il bambino comincia a mangiare cibi solidi, dovra' iniziare a bere anche acqua.
Privilegiando quella di rubinetto, e' possibile scegliere anche acque minerali imbottigliate alla sorgente senza trattamenti e caratterizzate dalla presenza di sali minerali che conferiscono particolari proprieta' benefiche. La quantita' di acqua da bere durante la giornata per ottenere un bilancio ottimale tra 'entrate' e uscite', dipende da molti fattori. Mediamente si va dagli 800 ml tra i 6 i 12 mesi ai 2 litri dell'eta' adulta. Per favorire l'assunzione di acqua in forma gradevole, il mercato propone una infinita varieta' di bevande, succhi e te' zuccherati e energy drink. Gli specialisti del Bambino Gesu' ricordano che vanno consumati con molta moderazione perche' carichi di zuccheri, di calorie e con uno scarso o nullo apporto di altri elementi nutritivi. Fino ai 6 anni di eta' non sono adatti ai bambini. Successivamente, per non favorire aumenti di peso, carie o sviluppo del diabete, potranno essere bevuti solo sporadicamente e all'interno di una dieta equilibrata e varia. Un modo indiretto, ma corretto, di assumere liquidi e nutrienti, in primis le vitamine, sono invece frullati, centrifughe, spremute ed estratti di frutta e verdura di stagione. Bambini e adulti dovrebbero mangiare 2 o 3 porzioni di frutta al giorno. Per raggiungere questa quota si puo' proporre la frutta da bere. Un esempio classico e' la spremuta d'arancia, un concentrato di nutrienti utili, come la vitamina C, che contribuisce tra l'altro alla guarigione delle ferite, all'assorbimento del ferro e al funzionamento del sistema immunitario, conclude l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - Irccs.
- Allattare al seno, inoltre, migliora la relazione con la mamma e accresce il quoziente intellettivo del bambino. Quando la mamma non puo' allattare, nei primi 6 mesi di vita l'alternativa e' il latte 'di formula', un derivato del latte vaccino, in polvere o liquido, con una composizione di nutrienti che si ispira a quello umano. Anche se ben tollerato, non e' un alimento sovrapponibile al latte materno. Le formule di 'proseguimento' sono utilizzate tra i 6 mesi e il primo anno di vita, mentre il latte 'di crescita' e' destinato ai bambini da 1 a 3 anni di eta'. Solo dopo il primo anno di vita, cosi' come indicato nelle linee guida del Ministero della Salute, i bambini possono cominciare ad assumere il latte vaccino che contiene i macronutrienti principali (proteine, grassi e carboidrati) in una giusta proporzione. Ai bambini e' consigliata l'assunzione di latte intero, per un limite massimo di 400 ml al giorno, in modo da evitare un eccessivo apporto di proteine, associato all'insorgenza dell'obesita' infantile. In caso di intolleranza al lattosio sono disponibili latti 'ad alta digeribilita'', delattosato o 'latte HD', che ne consentono l'assunzione.
Gli esperti del Bambino Gesu' propongono un viaggio tra i 'latti alternativi' e le bevande vegetali, invitando ad un consumo prudente. I 'latti alternativi si ottengono dalla mungitura di diversi mammiferi (capra, cammello, cavallo, asino, cervo), ciascuno con una diversa e peculiare combinazione di nutrienti. Il consiglio e' di non proporli nel primo anno di vita ne' ai bambini sani ne' a quelli con particolari patologie (allergia alla proteine del latte vaccino, intolleranza al lattosio, problematiche gastrointestinali) e soprattutto di affidare al pediatra l'eventuale introduzione di questi latti all'interno di un piano nutrizionale dedicato e personalizzato. Le bevande vegetali sono estratti a base acquosa di legumi, semi oleosi o cereali che simulano il latte materno e vaccino per aspetto e consistenza. Le caratteristiche nutrizionali, pero', sono completamente diverse, pertanto non sono adatti a sostituirli. Il consumo di bevande vegetali nel primo anno di vita, in sostituzione del latte materno o di formula, puo' infatti associarsi a importanti deficit nutrizionali. Nel secondo anno di vita puo' essere rischioso se non inserito in una dieta bilanciata, continua l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - Irccs. Allattare al seno, inoltre, migliora la relazione con la mamma e accresce il quoziente intellettivo del bambino. Quando la mamma non puo' allattare, nei primi 6 mesi di vita l'alternativa e' il latte 'di formula', un derivato del latte vaccino, in polvere o liquido, con una composizione di nutrienti che si ispira a quello umano. Anche se ben tollerato, non e' un alimento sovrapponibile al latte materno. Le formule di 'proseguimento' sono utilizzate tra i 6 mesi e il primo anno di vita, mentre il latte 'di crescita' e' destinato ai bambini da 1 a 3 anni di eta'. Solo dopo il primo anno di vita, cosi' come indicato nelle linee guida del Ministero della Salute, i bambini possono cominciare ad assumere il latte vaccino che contiene i macronutrienti principali (proteine, grassi e carboidrati) in una giusta proporzione. Ai bambini e' consigliata l'assunzione di latte intero, per un limite massimo di 400 ml al giorno, in modo da evitare un eccessivo apporto di proteine, associato all'insorgenza dell'obesita' infantile. In caso di intolleranza al lattosio sono disponibili latti 'ad alta digeribilita'', delattosato o 'latte HD', che ne consentono l'assunzione.
Gli esperti del Bambino Gesu' propongono un viaggio tra i 'latti alternativi' e le bevande vegetali, invitando ad un consumo prudente. I 'latti alternativi si ottengono dalla mungitura di diversi mammiferi (capra, cammello, cavallo, asino, cervo), ciascuno con una diversa e peculiare combinazione di nutrienti. Il consiglio e' di non proporli nel primo anno di vita ne' ai bambini sani ne' a quelli con particolari patologie (allergia alla proteine del latte vaccino, intolleranza al lattosio, problematiche gastrointestinali) e soprattutto di affidare al pediatra l'eventuale introduzione di questi latti all'interno di un piano nutrizionale dedicato e personalizzato. Le bevande vegetali sono estratti a base acquosa di legumi, semi oleosi o cereali che simulano il latte materno e vaccino per aspetto e consistenza. Le caratteristiche nutrizionali, pero', sono completamente diverse, pertanto non sono adatti a sostituirli. Il consumo di bevande vegetali nel primo anno di vita, in sostituzione del latte materno o di formula, puo' infatti associarsi a importanti deficit nutrizionali. Nel secondo anno di vita puo' essere rischioso se non inserito in una dieta bilanciata, continua l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - Irccs. Dal momento in cui il bambino comincia a mangiare cibi solidi, dovra' iniziare a bere anche acqua.
Privilegiando quella di rubinetto, e' possibile scegliere anche acque minerali imbottigliate alla sorgente senza trattamenti e caratterizzate dalla presenza di sali minerali che conferiscono particolari proprieta' benefiche. La quantita' di acqua da bere durante la giornata per ottenere un bilancio ottimale tra 'entrate' e uscite', dipende da molti fattori. Mediamente si va dagli 800 ml tra i 6 i 12 mesi ai 2 litri dell'eta' adulta. Per favorire l'assunzione di acqua in forma gradevole, il mercato propone una infinita varieta' di bevande, succhi e te' zuccherati e energy drink. Gli specialisti del Bambino Gesu' ricordano che vanno consumati con molta moderazione perche' carichi di zuccheri, di calorie e con uno scarso o nullo apporto di altri elementi nutritivi. Fino ai 6 anni di eta' non sono adatti ai bambini. Successivamente, per non favorire aumenti di peso, carie o sviluppo del diabete, potranno essere bevuti solo sporadicamente e all'interno di una dieta equilibrata e varia. Un modo indiretto, ma corretto, di assumere liquidi e nutrienti, in primis le vitamine, sono invece frullati, centrifughe, spremute ed estratti di frutta e verdura di stagione. Bambini e adulti dovrebbero mangiare 2 o 3 porzioni di frutta al giorno. Per raggiungere questa quota si puo' proporre la frutta da bere. Un esempio classico e' la spremuta d'arancia, un concentrato di nutrienti utili, come la vitamina C, che contribuisce tra l'altro alla guarigione delle ferite, all'assorbimento del ferro e al funzionamento del sistema immunitario, conclude l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' - Irccs.
(Red/ Dire)