Luogo fondamentale per far circolare best practice ed elaborare politiche
Roma, 3 mag. - "Stiamo vivendo un momento di grande smarrimento, dominato da una forte crisi educativa. Le scuole si sentono sole perche' non si fa squadra con le istituzioni e il tessuto associativo del terzo settore per contrastare la frammentazione presente nella preadolescenza e nella adolescenza, che crea un grandissimo disorientamento nelle famiglie e nei giovani". Francesca Puglisi, candidata per il Pd alle europee nella circoscrizione Nord-Est, guarda proprio all'Unione europea per trovare le risposte a queste problematiche.
"I Servizi per le Tossicodipendenze (SerT) sono separati dai luoghi a cui ci si puo' rivolgere per un disturbo alimentare o del comportamento. Non c'e' dialogo con la scuola- ripete- ma si avverte la necessita' di avere luoghi non stigmatizzanti, che fungano da interconnessione di competenze. Luoghi dove gli operatori possano lavorare insieme agli educatori e alle educatrici per diventare un riferimento delle famiglie e dei ragazzi stessi, a cui potersi rivolgersi liberamente sapendo di essere accolti nella complessita' di un'eta' evolutiva spesso iperstimolata dalle nuove tecnologia".
L'Europa e' un "luogo fondamentale per far circolare le best practice. Sappiamo che questi servizi costano e che le scuole hanno bisogno di risorse e competenze per poter accogliere la complessita' adolescenziale- continua Puglisi- l'Europa e' senz'altro un luogo che puo' aiutare, nel confronto tra esperienze diverse, ad elaborare politiche da proporre poi ai singoli stati".
In tema di tutela e protezione dei minori, Puglisi punta anche sull'importanza della prevenzione e della pratica sportiva. "Lo sport puo' essere una fonte di amicizia e di impegno in un'eta' molto delicata. Le associazioni sportivo dilettantistiche impegnate sui territori possono fare tanto e sono convinta che l'integrazione delle diverse politiche educative possa fare la differenza anche per chi manifesta un disagio nella salute mentale. Le risposte devono essere integrate, come le competenze- conclude Puglisi- perche' per crescere bene bisogna crescere insieme. In questo l'Europa puo' fare davvero tanto, ma occorre farla sentire piu' vicina ai giovani e alle famiglie".
(Red/ Dire)