Roma, 3 mag. - È allarme nel settore della neuropsichiatria. I medici e i pediatri hanno dovuto acquisire nuove competenze perche' nei loro percorsi di studio non erano presenti i problemi che si riscontrano oggi. "Seguivamo le epilessie, patologie della psicologia infantile e altri problemi 'psichiatrici', ma non quelle emergenze che vedevamo allora nell'ambito dell'adulto e che adesso ritroviamo purtroppo in eta' molto, molto giovani". Questo un primo commento di Simone Rugolotto, presidente della sezione Veneto della Societa' italiana di Pediatria (Sip), intervistato dall'agenzia Dire.
In un momento di crisi e di cambiamento delle pediatria in Veneto, ci sono novita' nel campo della neuropsichiatria infantile contenute nelle schede di dotazione ospedaliera che dovranno essere approvate dal Consiglio regionale. "Prevedere un'apicalita', un primario quindi, di neuropsichiatria infantile per ogni provincia del Veneto" e' una delle proposte in attesa di approvazione che il presidente illustra. Solo i grandi ospedali "hanno un primario in questo ambito- continua Rugolotto- mentre se tutte le strutture lo avessero, questo darebbe adito a grandi miglioramenti in termine di organizzazione di servizi".
Al fianco di questa, l'altra proposta: "L'aver previsto dei letti per la neuropsichiatria infantile, cosa che in diversi ospedali, come il mio a Rovigo, prima non c'era- racconta il pediatra- adesso ne sono previsti due con aggiunta di letti, nei grandi centri, dedicati alle emergenze neuropsichiatriche".
Hanno 10 o 11 anni i bambini e gli adolescenti "con crisi di violenza, i bambini che devono per forza essere curati con antipsicotici, che hanno quindi un disagio molto grave che puo' richiedere un ricovero ospedaliero". Due mesi fa, racconta Rugolotto, "ho dovuto fare il mio primo Tso su un bambino di 15 anni e fino a poco tempo fa non si vedevano queste cose.
Purtroppo non ci sono ospedali o reparti di pediatria che siano costruiti secondo norme e criteri per la gestione di questi bambini con emergenze psichiatriche. Hanno psicosi acute, depressioni gravi, casi di anoressia a 9-10 anni, per non parlare dell'abuso di sostanze, non piu' solo droghe ma di tutto e di piu', cose inconcepibili fino a dieci anni fa", continua il presidente.
Anche al 75esimo congresso nazionale di pediatria promosso dalla Sip, in programma a Bologna dal 29 maggio al 1 giugno, sara' presente una sessione su questo tema, vista anche, conclude Rugolotto "la forte sensibilita' del presidente Villani su questo. Promuoveremo anche incontri tra piu' societa', per cercare di convogliare un po' tutte le forze".
(Red/ Dire)