Pession (Alma Mater): In infanzia modello assistenziale differente
Roma, 26 lug. - "Solo il 20-30% dei bambini in cura palliativa ha delle patologie oncologiche. La maggioranza ha patologie congenite, malformative, gravemente debilitanti. Bambini malati cronici, disabili, con malattie che limitano la vita e rendono piu' probabile una morte anticipata". Questo il dato evidenziato da Andrea Pession, professore ordinario di Pediatria all'Alma Mater Studiorum - Universita' di Bologna, intervistato dall'agenzia Dire.
Le cure palliative in eta' pediatrica sono ben diverse da quelle dell'adulto. Per i bambini "non sono cure del fine vita, il modello assistenziale e' differente". Nel caso degli adulti "la quasi totalita' dei pazienti e' oncologica, il paziente giunge al fine vita e poi magari subentra il supporto al nucleo familiare nell'elaborazione del lutto", continua Pession. Mentre sui piu' piccoli "andrebbe messo un 'palium', una coperta, da estendere poi alle loro famiglie, in particolare- specifica- ai fratelli che spesso pagano gli effetti collaterali a distanza".
"Ottima" poi, a detta del medico, la legge italiana 38/2010 in materia, poiche' "riconosce la specificita' delle cure palliative al bambino". Ma comunque "bisogna fare di piu'. Bisogna dar vita a una cultura su questo e non perche' tutti debbano esserne attivisti, ma perche' tutti i pediatri devono sapere di cosa si tratta. Occorre- conclude- ricordare che fare una buona medicina vuol dire curare, assistere, guarire ma, quando si puo', anche alleviare. Alleviare sempre e comunque".
(Red/ Dire)