Bernardo: Preparazione tecnica e scientifica a chi fa prevenzione
Roma, 5 lug. - Tutti i giorni in Italia avvengono atti di bullismo o cyberbullismo, che "riguardano ormai il 75% degli adolescenti over14 senza differenza tra i sessi". Stupisce, pero', che "nel mondo non esistano delle linee guida che orientino i professori e le famiglie ad affrontare il bullismo e il cyberbullismo. Abbiamo solo due policy negli Stati Uniti e il resto sono protocolli, momenti di intesa tra istituzioni pubbliche e private". Parla alla Dire Luca Bernardo, direttore del dipartimento Materno-Infantile dell'Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano, che aggiunge: "Forse l'Italia potra' portare una nuova bandiera nel mondo, indicando come un insegnante o un bidello dovra' comportarsi durante un atto di aggressivita', anche se perpetrato online" Intervenuto sul tema anche al 75esimo congresso italiano di pediatria, il medico sottolinea che "l'incremento costante deve spingere l'attivita' di ricerca pediatrica ad individuare le motivazioni e la complessita' di questi fenomeni. Il Centro nazionale di riferimento per il Miur sul supporto, l'informazione e la prevenzione del bullismo, del cyberbullismo e delle attivita' illegali in rete- prosegue Bernardo- fa sapere che assistiamo a 1.220 nuovi casi l'anno, di cui l'80% riguarda la rete. Si tratta in particolare di cyberbullismo e sexting".
Il problema vero, secondo l'esperto, riguarda la motivazione che scatena la violenza. "Spesso e' diretta contro le diversita', le disabilita'- spiega Bernardo- tutto quello che i minori considerano lo sfortunato o lo 'sfigato' della classe. È un fenomeno che si arresta ai 18 anni e non perche' il bullismo tra gli adulti non esista, ma diventa qualcos'altro".
Bullismo e cyberbullismo aumentano perche' "tanti fanno prevenzione e formazione, ma non c'e' un bollino di qualita' che certifichi l'operato di chi svolge questo tipo di attivita'. Da Nord a Sud sono tantissime le associazioni benefiche che purtroppo entrano nelle scuole e, a volte, fanno piu' danni che cose positive. Per fare formazione e prevenzione bisogna essere preparati da un punto di vista tecnico e scientifico- afferma Bernardo- e penso agli insegnanti, agli educatori e alle forze dell'ordine. Il futuro sono le linee guoda perche' mettono un punto fermo e di partenza rispetto alla legge 71- conclude- che ha fatto tanto, ma certamente abbiamo la necessita' di fornire a chi di dovere delle indicazioni precise".
(Red/ Dire)