Dal 2019 assemblee costituenti in tutte le regioni e congresso nazionale
Roma, 11 gen. - A quarant'anni dall'istituzione del Ssn e' necessario, ed urgente, 'ripensare' la sanita' pubblica. Con questa parola d'ordine e con questo spirito - si legge in una nota - nasce la Federazione Italiana Sindacale dei Medici Uniti-Fismu.
"Un intellettuale collettivo, di donne e uomini, giovani e meno giovani, che parte da una consapevolezza e da una fredda e precisa analisi dei problemi della categoria e del SSN- spiega Francesco Esposito, segretario nazionale (pro tempore, come tutte anche le altre cariche dirigenziali, in attesa del congresso costituente) di Fismu- ma soprattutto dalla volonta' di avviare un forte processo riformatore, rivendicando con forza autonomia e indipendenza politica".
Il responsabile Organizzativo Vincenzo Morante aggiunge: "Questa e' una realta' che unisce medici giovani e meno giovani di tutte le regioni italiane, di tutti i settori della sanita' pubblica, ospedale e territorio: molti provengono da sigle storiche, altri si sono affacciati con entusiasmo al sindacalismo medico. Fismu ha avviato con grande riscontro il tesseramento in tutte le regioni e prevede che il prossimo congresso nazionale si possa tenere alla fine del fitto calendario di assemblee regionali costituenti che partiranno dal prossimo anno".
"La mutata domanda di salute impone un nuovo progetto in grado di ripensare l'ospedalita', le Cure Primarie (e pediatriche), la specialistica ambulatoriale sul territorio, il sistema di emergenza-urgenza e la continuita' dell'assistenza- prosegue il Presidente Fismu Maurizio Andreoli- entra nel merito dell'analisi della nuova sigla sindacale: Di rimodulare l'offerta di prestazione per gli assistiti e l'organizzazione per i professionisti, mettendo al centro dell'agenda politica del Governo i cittadini e i medici".
"Lo strumento centrale di questa radicale trasformazione dal punto di vista normativo- prosegue sulla stessa linea Mirella Triozzi, medico dirigente del 118- e' la definizione del contratto unico dei medici del Ssn, ora scissa tra dirigenza e convenzionata, tra garantiti, sempre piu' impoveriti, e precari, tra giovani e meno giovani".
"Sono urgenti riforme, andare alla definizione di un Contratto Unico Nazionale di tutti i medici, e porre uno stop alla giungla causata dal regionalismo che mette in discussione non solo i diritti dei cittadini, non garantiti adeguatamente ed equamente in tutto il Paese, ma anche le condizioni di lavoro dei camici bianchi" conclude Franco Esposito avanzando, quindi, le 5 priorita' di Fismu.
"Non solo, e' strategico il potenziamento del territorio: ruolo unico, accesso unico, tempo pieno, h24. Chiaramente ripensare l'ospedalita' e mettere in rete le Cure Primarie (e pediatriche), la specialistica ambulatoriale sul territorio, il sistema di emergenza-urgenza e la continuita' dell'assistenza.
Quindi, stabilizzare il precariato e avviare una riforma radicale dell'accesso e della formazione e prevedere una adeguata programmazione del fabbisogno. Infine, prevedere risorse adeguate, partendo dal rinnovo del contratto della dirigenza e dal finanziamento del territorio, perche' la sanita' non e' una voce di spesa, ma un investimento per il futuro produttivo del Paese", conclude il comunicato Fismu.
(Wel/ Dire)