Casa editrice gestita da disabili ha gia' pubblicato 4 libri
Roma, 22 feb. - Il rischio di sconfinare nella pieta' umana e' fortissimo. E farlo, forse, sarebbe l'errore piu' grande. Perche' i ragazzi de Il Brucofarfalla, una casa editrice per bambini da 0 a 5 anni, tutto vogliono tranne che essere compatiti. La casa editrice e' nata, a Roma, grazie ad un crowfunding nel gennaio 2016, sono stati raccolti oltre 20mila euro, e ad un percorso di inserimento sociale di persone con disabilita' intellettive.
E' un'attivita' importante e "non e' un gioco". Gia', perche' guai a mostrare superficialita' di giudizi nei confronti del lavoro di questo gruppo di ragazzi: "In occasione della presentazione di un nostro libro, uno dei nostri ragazzi urlo' a chi rappresentava le istituzioni che il nostro non era un gioco", racconta all'agenzia Dire Federico Valerio, cofondatore de Il Brucofarfalla. Che e' una casa editrice che prende il nome dal primo libro realizzato, 'Piero e il brucofarfalla', ovvero un albo illustrato per bambini da 0 a 6 anni.
Il Brucofarfalla e' la prima casa editrice gestita da persone con disabilita' intellettive. E forse e' la cosa che meno salta agli occhi: non come la forza di volonta' che ci mettono, la creativita' che dimostrano di avere, come pure le idee chiare.
Il Brucofarfalla nasce da una collaborazione tra l'associazione di volontariato La Lampada dei Desideri e il network Comunicazione sociale 11Radio.
Emanuela, 35 anni, e' una forza della natura. Lei e' la portavoce della casa editrice, e ha un sogno, raggiungere Matera capitale europea della cultura 2019 per raccontare a tutti cos'e' Il Brucofarfalla. Il fatto che sia costretta su una sedia a rotelle e' solo un particolare. "Vivere questa realta' e' un ottimo punto di partenza, ho imparato e sto imparando a vivere, non a sopravvivere- spiega all'agenzia Dire- Lavorare su libri per bambini e' bellissimo, ti impegna in tante cose". Questo lavoro, continua, "ti fa sentire libero, puoi essere autonomo e questa e' la forza del Brucofarfalla, ti fa sentire libero e indipendente".
Sono tante le attivita' di cui si occupano: "Andiamo nelle librerie a promuovere i nostri libri, facciamo pure animazione, letture animate. I bambini sono sempre coinvolti, li coinvolgiamo nel nostro lavoro". Il sogno di Emanuela, che poi e' pure quello di tutti i ragazzi del Brucofarfalla, e' andare a Matera e per farlo e' disposta a 'sacrificare' il suo compleanno: "Io ci voglio andare perche' voglio, anzi vogliamo andare a parlare dell'ultimo libro. È il nostro sogno. Ho chiesto ai miei amici di darmi i soldi invece di farmi il regalo per il compleanno, cosi' possiamo andare".
Dopo aver pubblicato libri scritti da loro con il metodo della scrittura condivisa, in cui piu' protagonisti possono contribuire scrivendo una parte del testo (e' aperta anche ai lettori), hanno scelto di acquistare i diritti di un libro scritto all'estero, 'Uccelli migratori', una storia illustrata da Michael Roher.
"Lo abbiamo scelto perche' non siamo d'accordo che gli immigrati non possano piu' entrare in Italia- spiega Emanuela- Per noi un essere umano e' una persona. Tu Stato italiano lo devi far entrare, non e' possibile che agli immigrati metti dei limiti, che non vuoi che entri perche' e' diverso da noi. Nel mondo il diverso non puo' andare dove vuole. Non lo dico per noi che siamo diversi, ma pure per l'immigrato che ha la sua vita ma non puo' andare dove vorrebbe. È una cosa 'schifosa' che l'Italia abbia ancora questi paletti contro l'immigrato perche' diverso, se siamo in questo mondo siamo tutti uguali".
(Red/ Dire)