Staiano (Sip): La terapia e' psicologica e gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione
Roma, 22 feb. - Nella popolazione pediatrica I disturbi gastrointestinali funzionali sono davvero diventati un'epidemia? Risponde di si' Annamaria Staiano, vicepresidente Sip e docente del dipartimento di Scienze mediche traslazionali all'Universita' Federico II di Napoli, perche' "osservando i dati epidemiologici a livello mondiale, la prevalenza di questi disordini incrementa giorno dopo giorno".
Addirittura, "per la stipsi si parla del 30% della popolazione pediatrica- prosegue Staiano- nelle coliche infantili si parla di circa il 20-25% della popolazione pediatrica, cosi' come per il reflusso gastroesofageo. Giusto per citarne alcune, il 12% della popolazione pediatrica nel primo anno di vita e' affetto da reflusso gastroesofageo di tipo funzionale. Effettivamente i numeri sono sempre piu' elevati nei vari riscontri a livello della comunita' scientifica".
Le ragioni dell'aumento sono molteplici. "Certamente il rapporto familiare gioca un ruolo importante in quanto questi disordini per definizione non hanno un'alterazione anatomica o biochimica che possa spiegare la loro origine. Quindi- sottolinea la docente della Federico II- non hanno un'alterazione specifica, ma sono dovuti proprio da un'alterazione dei rapporti biopsicosociali.
Condizioni di stress nell'ambito familiare portano a manifestazioni cliniche che conducono poi al riscontro di un aumento di prevalenza di questi disordini. La conflittualita' all'interno della famiglia puo' giocare una concausa nell'incremento di tali problematiche".
Il primo step della terapia e' la rassicurazione. "Nella definizione di questi disordini non ci sono alterazioni anatomiche organiche, vi e' solo un alterato rapporto dell'asse cervello-microbiota- intestino- fa sapere il medico- per cui questi bambini hanno quella che si chiama ipersensibilita' viscerale. Hanno una piu' bassa soglia di percezione del dolore che si esprime in queste manifestazioni che poi vengono definite disordini funzionali gastrointestinali. La terapia e' psicologica e gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione di questi disordini- assicura la specialista- basti pensare che la terapia piu' approvata e piu' accurata nei dolori addominali ricorrenti e' proprio la psicoterapia che riesce ad avere i risultati maggiori. Certamente e' la piu' efficace".
I disordini gastrointestinali funzionali si possono manifestare in due gruppi differenti a seconda dell'eta' pediatrica. "Ci sono quelli che colpiscono maggiormente il lattante e il bambino nei primi 3 anni di vita e quelli che colpiscono i bambini dai 3 anni fino all'adolescenza. La colica del lattante e' tipica del primo anno di vita- precisa Staiano- mentre il colon irritabile e' tipico del bambino al di sopra dei 5 anni o dell'adolescente. A seconda delle fasce di eta' esistono dei disordini funzionali gastrointestinali specifici".
Affrontare la colica del lattante con latti alternativi non e' sempre utile. "Ci sono troppi latti alternativi con varie componenti. I risultati sono quanto piu' variabili possibili, perche' non si sa qual e' il substrato che si debba curare. È un sintomo che noi dobbiamo curare e questo sintomo non dipende da una specifica causa. Il latte puo' avere qualche minima efficacia- ripete la professoressa universitaria- ma dipende veramente dai nuovi componenti del latte oppure e' un effetto placebo? Questo da un punto di vista scientifico non e' stato ancora spiegato".
(Red/ Dire)