Roma, 15 feb. - "Introdurre in Italia il reato di matrimonio forzato e' una proposta condivisibile, ma va considerato anche il matrimonio precoce". E' questa la posizione di Filomena Albano, autorita' garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, presentata oggi alla commissione Giustizia del Senato in occasione dell'audizione sui disegni di legge in materia di costrizione matrimoniale nei confronti dei minorenni.
"Ho invitato la commissione a valutare se il matrimonio precoce vada considerato di per se' forzato, anche se il minorenne ha dato il proprio consenso. Le nozze precoci rischiano di privare le ragazzine del loro presente e del loro futuro, di condizionare la possibilita' di scegliere un compagno di vita e di autodeterminarsi in maniera consapevole e libera", ha sottolineato Albano.
"È certo un'operazione complessa dare rilevanza penale a questa fattispecie- ha osservato la Garante- ma andrebbe comunque fatta una valutazione approfondita per non lasciare un vuoto di tutela". Nella nota infine si legge di una raccomandazione, inviata dal comitato sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Onu all'Italia, di "eliminare le eccezioni che consentono di celebrare il matrimonio ai minori di 18 anni. Nel merito delle proposte di legge all'esame della commissione Filomena Albano, nel concordare sull'opportunita' di prevedere il reato di matrimonio forzato in armonia con la Convenzione di Istanbul (contro la violenza sulle donne), ritiene fondamentale che la repressione penale sia accompagnata da un lavoro di prevenzione con famiglie e scuola, dalla costituzione di un osservatorio che monitori il fenomeno e dalla previsione di reti di aiuto specifiche alle vittime".
(Red/ Dire)