Verso registro bigenitorialita', M5s: Bene principio, ma approfondire
Proposta municipio I: due domicili a minori per comunicazioni genitori separati
Roma, 1 feb. - Roma potrebbe presto avere il suo Registro per il diritto del minore alla genitorialita', seguendo l'esempio di decine di citta' italiane. Anche se il Movimento Cinque Stelle capitolino, in attesa dei rilievi tecnici degli uffici, pur condividendo il principio evita per ora di sbilanciarsi. A portare il dibattito in Campidoglio e' stata Daniela Spinaci, presidente della commissione Pari opportunita' del I Municipio e consigliera Pd, firmataria della proposta di delibera arrivata nei giorni scorsi sul tavolo delle commissioni comunali congiunte Politiche sociali e Pari opportunita'.
Il principio introdotto dalla delibera, che in Consiglio municipale e' stata approvata all'unanimita', e' semplice: il minore i cui genitori siano separati, divorziati o comunque residenti in differenti abitazioni, su richiesta di uno dei due potra' iscriversi al Registro, tenuto dall'Ufficio anagrafe, e ricevere una doppia domiciliazione - ferma restando la residenza che, come da legge, resta unica. In questo modo le comunicazioni ufficiali di enti e istituzioni, dalla scuola alla Asl, giungeranno a entrambi i genitori.
Come ha spiegato Spinaci, "gia' in 40 citta' in Italia, da Firenze a Bologna, il registro gia' esiste e il servizio e' svolto dagli uffici anagrafici. Si tratta di uno strumento molto semplice sia da istituire che da tenere, nato dall'esigenza di voler far comparire in capo a un minore figlio di genitori separati o divorziati una doppia domiciliazione. La residenza e' una e unica e non varia, saranno i genitori che chiederanno, entrambi o uno solo, di essere iscritti al registro per poi ottenere un'attestazione dell'ufficio anagrafico, ovviamente in assenza totale di provvedimenti restrittivi della potesta' genitoriale o problemi di servizi sociali". Entrambi i genitori, cosi', ha sottolineato la consigliera municipale, "riceveranno comunicazioni dalla scuola, dai servizi sociali, persino dalla parrocchia, questo anche per superare i problemi comunicazione che spesso insorgono tra i genitori, istituendo una doppia comunicazione paritetica che coinvolga entrambi, dall'avviso per una gita scolastica al richiamo vaccinale. Credo che per la Capitale d'Italia sia doverosa l'istituzione di questo registro".
Per la presidente della commissione Politiche sociali del Campidoglio, Agnese Catini (M5S), "a livello di principio potremmo anche essere d'accordo, ma dobbiamo vedere se tecnicamente riusciamo a tradurla e soprattutto a farla essere una forma di tutela e di vantaggio dei minori. Oggi quindi abbiamo avviato discussione, successivamente faremo un approfondimento con uffici, assessorati e dipartimenti prima dell'espressione di parere".
Una posizione condivisa dal resto della pattuglia capitolina M5S: "Sicuramente e' un argomento da attenzionare, tuttavia il registro e' gia' stato al centro del dibattito politico e il mio e' piu' un rilievo tecnico: e' una proposta meritevole di essere discussa, ma in passato sono emerse alcune criticita' su cui ci riserviamo di lavorare", ha commentato Francesco Ardu. Anche il collega di maggioranza, Fabio Tranchina, si e' detto "d'accordo a sollevare il dibattito politico sul tema, ma non possiamo esprimerci se gli uffici non dirimono i dubbi sulle competenze".
(Wel/ Dire)
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