Per dimissione in assistenza domiciliare di bambini con bisogni complessi
Roma, 1 feb. - È stato siglato un protocollo tra la Asl Roma 1 e l'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' (Opbg) per la dimissione in assistenza domiciliare di bambini con bisogni complessi. "È un progetto pilota molto semplice nella sua complessita', scaturito dal lungo lavoro di un tavolo tecnico a cui ho partecipato, e potrebbe essere esteso agli altri ospedali afferenti alla Asl Roma 1, come il Policlinico Gemelli, e alle altre Asl di Roma". A proporlo e' Teresa Mazzone, presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri (SISPe), intervenendo al corso sui prematuri promosso il 26 gennaio nella Capitale con l'Istituto di ortofonologia (IdO).
In sostanza, "quando viene ricoverato un bambino con bisogni assistenziali complessi nell'Unita' di Neonatologia- racconta alla Dire- prima di dimetterlo, l'Ospedale Bambino Gesu' contatta il Centro di assistenza domiciliare (Cad) della Asl competente del territorio di residenza del bambino, per attivare il Cad sull'eventuale necessita' di ausili (es. il respiratore in caso di tracheostomia, un monitor per valutare i parametri vitali, una pompa per l'infusione dei farmaci o dell'alimentazione parenterale e cosi' via)".
Il servizio viene attivato sul territorio anche per la fisioterapia e la riabilitazione neuropsicomotoria. "Questo protocollo prevede che viene chiamato in carico il pediatra territoriale che seguira' il bambino fino a 14-16 anni. Il pediatra- conclude Mazzone- si reca con l'unita' valutativa del Cad in ospedale per conoscere il bambino prima della dimissione. In questo modo si procede alla definizione di un progetto assistenziale integrato, firmato dai genitori, dal pediatra curante e dal responsabile del Cad che stabilisce i bisogni del bambino, le figure professionali competenti,la frequenza con la quale il pediatra si rechera' al domicilio per provvedere ai bisogni sanitari di quel bambino e il coordinamento dell'unita' valutativa".
(Wel/ Dire)