"Al lavoro contro diseguaglianze, oltre risorse servono riforme"
Roma, 20 dic. - "L'area pediatrica e' un settore chiave. Lavoriamo sulle diseguaglianze per rafforzare lo Stato nella tutela del diritto alla salute nei primi anni di vita dell'individuo. Lo dimostrano i dati drammatici emersi nel Libro Bianco della Fiarped, intollerabili se guardiamo al mondo: una differenza dei tassi di mortalita' neonatale del 40% tra il Sud e il Nord segnala come sia proprio dentro gli anni della fragilita' che esplodono le diseguaglianze, che poi nel tempo diventano irrecuperabili. Il dato sale al 70% con i minori figli di stranieri, ecco una violazione dell'articolo 32 della Costituzione". Parte da qui Roberto Speranza, ministro della Salute, in occasione della presentazione del documento sull'assistenza dell'Area pediatrica realizzato dalla Fiarped, (Federazione italiana delle associazioni e societa' scientifiche in pediatria).
"Questa legge di bilancio da' centralita' alla salute nel nostro Sistema Paese. Il fondo sanitario nazionale avra' 2 miliardi in piu'- ricorda Speranza- confermati nella legge di bilancio che sara approvata dalla Camera la prossima settimana. Inoltre, il presidente Conte ha affermato che da qui alla fine della legislatura saranno messi 10 miliardi di euro sul fondo sanitario nazionale. A questo si aggiungono i 2 miliardi sull'edilizia sanitaria e l'ammodernamento tecnologico. Infine, l'abolizione del super ticket favorira' l'accesso delle persone al Ssn".
Per Speranza l'investimento economico e' "la premessa fondamentale, ma oltre le risorse servono le riforme. Il Ssn e' nato nel dicembre 1978 dentro un'Italia diversa, nel frattempo si e' rovesciata la piramide demografica e si e' modificata l'epidemiologia con l'esplosione delle cronicita'. Su questo dobbiamo trovare una risposta di sistema che chiama in causa il territorio. Proviamo a farlo nella legge di bilancio con 235 milioni di euro destinati ad acquistare strumenti per medici di medicina generale e pediatri di famiglia.
Serve un nuovo grande 'Patto Paese' per la salute, in cui coinvolgere tutti i soggetti- sottolinea il ministro- tra cui gli ordini, le societa' scientifiche, i sindacati, le imprese e le aziende. Nei prossimi giorni approveremo un decreto istitutivo sulla consulta degli ordini delle professioni sanitarie".
In conclusione due i punti cardine per Speranza: "10 miliardi e un impianto di riforme che punta a superare un modello di programmazione della spesa che non regge piu'. Lo stiamo rompendo in manovra di bilancio- termina- dal 2019 al 2020 le regioni sono autorizzate a spendere una quota aggiuntiva di spesa 6 volte piu' grande sul personale: il 15% sulla quota aggiuntiva del fondo sanitario".
(Red/ Dire)