A primo congresso con Sin e Sip Lazio il 13 e 14 dicembre a Roma
Roma, 13 dic. - È in arrivo un nuovo triage in Pronto soccorso. Lo presentera' ai pediatri la Societa' italiana di medicina emergenza urgenza pediatrica (Simeup), sezione Lazio, al primo congresso congiunto con le sedi regionali della Societa' italiana di neonatologia (Sin) e della Societa' italiana di pediatria (Sip), dal titolo 'Insieme per il futuro', il 13 e 14 dicembre a Roma all'Auditorium della Tecnica.
"Non ci sara' piu' un triage di colore, ma di numero- spiega Stefano Romero, presidente della Simeup Lazio- perche' cercheremo di individuare meglio le cause che hanno portato il genitore al pronto soccorso e, di conseguenza, stabiliremo immediatamente la gravita'". È una novita' che punta ad affrontare l'annosa questione del sovraffollamento nel pronto soccorso pediatrico.
"Generalmente autunno e inverno sono i periodi dell'anno in cui la patologia aumenta in modo vertiginoso- continua Romero- con l'arrivo delle influenze, delle polmoniti e bronchioliti nei bambini piu' piccoli. Noi dobbiamo essere pronti a ricevere chiunque e questo mette a dura prova i sanitari. Specialmente coloro che si trovano in prima istanza di fronte all'arrivo del bambino critico e devono saper dare una priorita' al caso piu' grave rispetto a quello meno grave. Intervenire sul sovraffollamento non e' semplice- ripete il presidente Simeup lazio- non puoi mai dire a una mamma di non venire al pronto soccorso. Sta a noi dare una priorita'".
Il sovraffollamento dipende anche da "una questione di numeri di sanitari. Nel mio ospedale siamo uno per turno e diventa un po' difficile intervenire sia in reparto, che in pronto soccorso contemporaneamente. Il Bambino Gesu' ha, invece, sicuramente un personale dedicato per il pronto soccorso- precisa Romero- ma comunque la richiesta e' veramente eccessiva e anche per loro e' molto dura. Va adeguato il numero del personale, specialmente nei periodi dove c'e' una maggiore affluenza". Ma chi e' il bambino critico? È colui che "ha una necessita' immediata di un intervento- spiega lo specialista- puo' aver ingoiato o inalato un corpo estraneo che puo' ostruire le alte vie aeree, e piu' il bambino sara' piccolo, piu' sara' pericolosa la situazione. La difficolta' e' come inquadrarlo subito- sottolinea l'esperto- perche' lo possiamo incontrare nei pronto soccorsi, ma anche in qualunque situazione della vita quotidiana".
Ogni anno, la seconda domenica di ottobre, la Simeup organizza una giornata nelle piazze italiane per insegnare come evitare il soffocamento da corpo estraneo. "Insegniamo a rimuovere il corpo estraneo con delle semplici manovre che si possono fare sia ai bambini che agli adulti. Cerchiamo di coinvolgere piu' gente possibile- conclude- dai genitori, alle scuole e agli ospedali".
(Red/ Dire)