"se e' vero che 'devono farsi anticorpi'? Un tempo si bruciavano streghe..."
Roma, 6 dic. - "L'influenza ancora oggi e' una malattia sottostimata e in realta' molto piu' seria di quello che si potrebbe immaginare, rappresentando uno dei principali motivi di ricovero nei mesi invernali sia per i bambini sia per gli anziani. Quindi, come e' stato scritto in documenti ufficiali, la vaccinazione contro l'influenza e' fortemente consigliata anche nei bambini sopra i 6 mesi e fino ai 6 anni". Risponde cosi' il presidente della Societa' Italiana di Pediatria, Alberto Villani, interpellato dall'agenzia Dire sull'utilita' del vaccino antinfluenzale anche per i bambini piu' piccoli che frequentano l'asilo nido, a margine di un evento a Roma.
Un tempo si diceva che i bambini devono ammalarsi per "farsi gli anticorpi". Cosa replica? "Un tempo si bruciavano le streghe, un tempo esisteva l'elettroshock e un tempo si credeva che l'ulcera fosse una malattia chirurgica- risponde Villani alla Dire- io l'ho studiata sul trattato di patologia chirurgica, di semeiotica chirurgica e di clinica chirurgica, per poi scoprire che invece e' dovuta ad un germe". Dunque si' al vaccino contro l'influenza per i bambini, che "deve essere fatto" ed e' "fortemente consigliato", proprio per tutelare i piu' piccoli da una malattia "che e' meno banale di quello che si possa immaginare", prosegue il presidente della Sip. La vaccinazione antinfluenzale diventa poi di fatto "salvavita nell'anziano- sottolinea ancora Villani- Una persona in eta' adulta avanzata (intorno agli 80 anni) colpita da influenza ha un rischio di morte che e' di 7/10 volte superiore a quello della popolazione normale".
Eppure in Italia il vaccino antinfluenzale non viene praticato neppure "dalle popolazioni a rischio come gli anziani, coloro che hanno il diabete, malattie cardiovascolari o polmonari. Se si facesse un'analisi di quanti di questi soggetti sopra i 55 anni hanno patologie del genere- aggiunge il presidente della Sip- quasi tutti dovrebbero essere vaccinati, ma quello che e' ancora piu' triste e' che anche tra i bambini con patologie croniche la vaccinazione contro l'influenza e' poco diffusa, quindi c'e' ancora molto da fare", ha concluso.
(Red/ Dire)