Roma, 19 apr. - Si puo' parlare di enuresi (emissione involontaria di urina) a partire dall'eta' di 5 anni, quando l'incidenza del disturbo raggiunge dal 10 al 15% dei bambini. Percentuali che calano man mano fino all'1-2% dei minori in eta' adolescenziale e oltre.
Pietro Ferrara, presidente della Societa' italiana di pediatria sezione Lazio, punta sulla formazione e portera' il tema al 75esimo congresso di Pediatria della Sip a Bologna, dal 29 maggio all'1 giugno.
"Bisogna formare i pediatri perche' l'enuresi e' un problema ancora sottostimato. Soprattutto perche' da' delle conseguenze a distanza, in particolare sugli adolescenti- chiarisce Ferrara- che poi si possono tradurre anche in problematiche comportamentali. È un disturbo, non e' una malattia e si puo' curare. Quindi bisogna intervenire quando e' una richiesta esplicita del bambino, quando e' una richiesta esplicita dei genitori- conclude- quando comincia a creare problemi come isolamento e mancanza di vita sociale".
(Red/ Dire)