Roma, 12 apr. - La diversita' e' negli occhi di chi guarda, ma se attraverso un film mostriamo che osservare la diversita' non vuol dire vedere un diverso, allora gettiamo un seme di gentilezza. È questo il motto del documentario 'Be Kind. Un viaggio gentile nel mondo della diversita'', realizzato dall'attrice e autrice Sabrina Paravicini con il figlio autistico Nino Monteleone, per raccontare le storie di persone che hanno fatto della loro differenza un valore aggiunto. Hanno presentato il teaser del documentario al convegno sull'autismo in corso a Roma.
"Nel periodo storico in cui stiamo vivendo c'e' bisogno di gentilezza nei confronti della diversita'. Fare un film dove la si racconta come talento, significa confermare che ognuno di noi ha una sua unicita'. Dire che siamo tutti unici significa azzerare le differenze- afferma Paravicini- perche' siamo tutti diversi".
Nino sa di essere diverso. "Sono affetto dalla sindrome di Asperger e vedo il mondo in positivo", racconta in una videointervista alla Dire. Del mondo pero' non gli piacciono tante cose: "Non mi piace l'ira, non mi piace quando le persone si arrabbiano e vogliono sempre avere ragione. Mi piacciono invece le persone che ascoltano, che mi trattano come tutti gli altri, e non come un bambino. Mi piacciono le persone che sanno condividere i loro insegnamenti con gli altri adulti".
Anche sulle paure il giovane Asperger ha cambiato opinione.
"All'inizio pensavo che non bisognava avere paura- afferma- poi ho scoperto che e' da incoscienti non averne.
Tutti hanno paura e non capisco perche' in alcuni film alcuni protagonisti non ne abbiano". In realta', gli risponde la mamma, "nei migliori film il protagonista ha sempre paura, ma quella paura la supera e la trasforma in coraggio".
Nino ha solo 13 anni e confrontarsi con la diversita' lo ha aiutato tanto. "Be Kind e' un film che mi ha insegnato ad essere profondo, differente e soprattutto gentile. Certo- afferma- per salvare il mondo serve piu' che la gentilezza".
La diversita' di 'Be Kind' non e' solo disabilita': "Non volevamo chiuderci e raccontare una sola diversita'- aggiunge Paravicini- abbiamo deciso di raccontarle tutte: fisica, psichica, di pelle, di religione, di orientamento sessuale e scelte di vita. Trenta storie e ognuna di esse rappresenta una diversita'". Il film sara' presentato stasera a Pescara, gia' e' stato a Roma e prossimamente sara' a Torino, Venezia, Bologna e Firenze.
(Red/ Dire)