Roma, 5 apr. - Assumere vitamine prenatali durante il primo mese di gravidanza riduce il rischio di sviluppare i disturbi dello spettro autistico (Asd) nei bambini con predisposizione genetica. È quanto emerso in occasione del Congresso della Societa' Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (Simeup) Sezione Umbria, che si e' tenuto a Perugia. L'autismo e' un disturbo a carattere prevalentemente ereditario nel quale la componente genetica ha una responsabilita' nell'83% dei casi. Nel caso di familiarita', occorre evidenziare come i fratelli piu' piccoli di bambini con ASD abbiano fino a 13 volte piu' probabilita', rispetto alla popolazione generale, di sviluppare i disturbi tipici di questa impattante patologia.
Le madri di bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD) possono essere in grado di ridurre il rischio di autismo in ulteriori figli assumendo vitamine prenatali durante il loro primo mese di gravidanza. A dimostrarlo e' il recente studio internazionale condotto su 241 bambini i cui fratelli maggiori avevano ricevuto una diagnosi di autismo. L'indagine ha valutato la crescita dei bambini a partire da 6 mesi fino a 3 anni. Dalla ricerca e' emerso che circa il 33% dei bambini le cui madri non avevano assunto vitamine prenatali nel primo mese di gravidanza ha sviluppato i disturbi dello spettro autistico. Mentre solo il 14% dei bambini le cui mamme avevano assunto vitamine ha manifestato i sintomi questa grave patologia1. L'uso materno di vitamine prenatali puo' ridurre, quindi, la recidiva di ASD nei fratelli di bambini con ASD in famiglie ad alto rischio. In Italia 1 bambino su 100 e' colpito da disturbi dello spettro autistico3. Ad essere piu' colpiti i soggetti di sesso maschile, 3-4 volte in piu' dei soggetti femminili. I sintomi si manifestano di solito prima dei tre anni e riguardano inizialmente difficolta' di linguaggio, di comunicazione e un'apparente difficolta' di contatto emotivo, sia con i genitori sia con i coetanei. "Incontri come questi rappresentano un'importante occasione di aggiornamento e confronto scientifico fra tutte le realta' del territorio che operano nel campo della pediatria- ha dichiarato la professoressa Susanna Esposito, Coordinatore Congresso Simeup Sezione Umbria e Professore Ordinario di Pediatria all'Universita' degli Studi di Perugia- Il tema di oggi affronta un aspetto molto importante che spesso viene sottovalutato. La gravidanza, infatti, getta le basi per il sano sviluppo del futuro bambino. In questo periodo, l'assunzione di vitamine anche attraverso una corretta alimentazione si rivela essenziale per preservare la salute della mamma e del nascituro, a breve e a lungo termine. La madre rappresenta l'unica fonte di nutrimento per lo sviluppo dell'embrione e del feto. Ecco perche', oltre ad un corretto stile di vita, e' necessario fornire la giusta quantita' di micro e macronutrienti". Le vitamine sono sostanze organiche a basso peso molecolare strutturalmente varie e si rivelano indispensabili per lo svolgimento delle funzioni vitali. La carenza cronica puo' determinare alcuni sintomi che scompaiono dopo la correzione del deficit che, in alcuni casi, puo' determinare anche un danno cronico.
"Nel corso degli ultimi due secoli abbiamo assistito ad una evoluzione culturale in ambito medico e sociale riguardo il ruolo delle vitamine e dei micronutrienti- ha aggiunto il Prof. Claudio Romano, Professore Associato di Pediatria, Dipartimento di Patologia Umana dell'Adulto e dell'Eta' Evolutiva Gaetano Barresi, Universita' degli Studi di Messina- Siamo passati dal riscontro frequente di carenze croniche in periodi di carestie allo stato di benessere correlato al miglioramento economico. Il presente invece si caratterizza da un nuovo aumento del rischio di disvitaminosi, in relazione ad alcuni stili di vita come le abitudini alimentari selettive, i regimi dietetici particolari per scelte culturali, filosofiche e religiose. In conclusione, e' necessario ribadire che un adeguato stato vitaminico rappresenta un requisito necessario per una normale crescita e sviluppo, specie in corso di gravidanza ed allattamento".
(Red/ Dire)