Corsello (Past President): Sono interfaccia tra famiglia e specialista
Roma, 5 apr. - "I pediatri sono molto interessati a ricevere maggiore formazione, informazione e a svolgere un ruolo attivo nella diagnosi precoce e nella gestione della salute di un bambino con un disturbo pervasivo dello sviluppo. Il pediatra e' la frontiera, deve essere in grado di aiutare la famiglia a riconoscere i segnali che possono essere premonitori dell'autismo. Una sindrome che in questi anni ha avuto un incremento per motivi che in parte sfuggono ancora oggi alla nostra conoscenza". Cosi' Giovanni Corsello, past president della Societa' italiana di pediatria (Sip), in occasione della dodicesima giornata mondiale di consapevolezza sull'autismo.
"Il pediatra deve essere l'interfaccia tra la famiglia e lo specialista- specifica Corsello- che poi ha una presa in carico organica e globale del bambino con un disturbo dello spettro autistico. C'e' bisogno di mettere il pediatra in condizione di svolgere al meglio questo ruolo in un contesto multidisciplinare e multiprofessionale. Questa giornata e' una occasione per condividere le strategie e gli obiettivi assistenziali e formativi". Il past president della Sip ricorda appunto che "il pediatra e' la figura professionale che coordina la salute del bambino nei processi di crescita e di sviluppo. Confrontandosi con la famiglia, ha un ruolo decisivo nell'invio piu' precoce allo specialista per una presa in carico piu' adeguata a quelli che sono i bisogni di un trattamento spesso lungo e difficile. Se sara' precoce e consapevole- conclude- sara' anche coronato da un miglioramento dei risultati a medio e a lungo termine".
(Red/ Dire)