15 settembre giornata studio multidisciplinare IdO a Roma con esperti
Roma, 14 set. - No a una svalorizzazione della psicomotricita' che sta portando alla perdita della dimensione psichica e relazionale nel lavoro con il bambino. Si' a una visione globale dell'eta' evolutiva che rivalorizzi le origine del pensiero psicomotorio, nato come pensiero sulla complessita' e di apertura all'osservazione e a una terapia che tanga conto di tutti gli aspetti propri dello sviluppo. Riparte l'impegno dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) con la giornata di studio su 'La centralita' dell'approccio psicomotorio nell'incontro con il bambino', in programma sabato 15 settembre a Roma nella Sala Congressi di Via Rieti dalle 8.30 alle 17.30.
"La dimensione corporea e' fondamentale nella crescita non solo da un punto di vista affettivo ma cognitivo", rimarca Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell'IdO. Questo approccio "e' stato sempre determinante nel nostro modo di concepire la terapia, sia nella formazione dei logopedisti e degli psicomotricisti che attualmente degli psicoterapeuti dell'eta' evolutiva".
I relatori che si susseguiranno nel corso dell'evento affronteranno trasversalmente tutte le varie patologie, perche' l'importanza sara' messa sull'approccio che implica una conoscenza profonda dello sviluppo e della clinica, e una capacita' da parte del terapista di gestire la propria dimensione affettivo-corporea. "L'intervento psicomotorio- continua la psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- si colloca la' dove il bambino si e' fermato e, attraverso la motivazione profonda, rimette in moto lo sviluppo a partire dall'intelligenza senso-motoria e dalle rappresentazioni mentali".
Ad aprire la giornata sara' proprio Magda Di Renzo, che disegnera' una traiettoria culturale con il suo intervento 'Dalla psicomotricita' alla neuropsicomotricita' ... e ritorno'. "Da quali presupposti teorico culturali e' nata la psicomotricita'? Come si e' evoluta?- chiede la terapeuta- Non dovrebbe esistere nessuna forma di contrapposizione tra la psicomotricita' e la neuropsicomotricita'. A volte nei fatti questo accade ed e' un controsenso delle motivazioni di base per cui e' nata la psicomotricita'. Il suo scopo e' unire e non fare della dimensione corporea un corpo separato".
Da una panoramica sulle traiettorie culturali si passera' a quelle dello sviluppo con Emanuele Trapolino, neuropsichiatra infantile dell'Ospedale Giovanni Di Cristina (Arnas) di Palermo, che parlera' di 'Sensorialita', il corpo e le emozioni nella evoluzione psicomotoria'. Sara' poi evidenziata l'importanza della psicomotricita' nei vari disturbi - dalla sordita' al ritardo e ai disturbi specifici dell'apprendimento. Il focus si spostera' anche sull'autismo e sugli aspetti dell'organizzazione cognitiva trasversale ai vari disturbi, nonche' sulla necessita' di coinvolgere le madri in questo approccio corporeo.
Non manchera' un viaggio nelle altre culture grazie alla presenza di Rita Bartolucci, psicomotricista' dell'associazione Metis Africa, che raccontera' la sua esperienza con i bambini africani, spieghera' come si concilia l'approccio psicomotorio nelle culture diverse e illustrera' i laboratori multietnici che promuove a Verona. Partecipera' all'evento, infine, Celeste Pellegrini, direttrice della Scuola di psicomotricita' di Verona.
"In un approccio psicomotorio serio- sottolinea Di Renzo- convergono importantissimi filoni teorici, dalla teoria evolutiva alla neurologia. Citando Julian de Ajuriaguerra, il neurologo che ha fondato la psicomotricita', "le manifestazioni del corpo non hanno a che fare solo con i fattori neurologici ma anche con gli investimenti di natura libidica: con gli aspetti affettivo-relazionali. La psicomotricita' cioe' nasce dal connubio tra neurologia e psicanalisi. Questo approccio ha modificato la visione della patologia nell'infanzia".
La psicoterapeuta dell'eta' evolutiva lancia allora un appello: "E' fondamentale recuperare la dimensione psichica e relazionale quando si lavora con i bambini", e a chi fa diagnosi consiglia di "stare attento a differenziare i quadri psicomotori e a dare sufficiente attenzione alla patologia iscritta nel corpo".
La partecipazione alla giornata IdO e' gratuita, per qualsiasi informazione/iscrizione basta inviare una email a segr.formazione@ortofonologia.it. Sara' rilasciato l'attestato di partecipazione. Qui e' possibile consultare il programma (http://www.ortofonologia.it/allegati/Giornata-Studio-IdO-Set_2018 .pdf).
(Wel/ Dire)