Roma, 26 ott. - "Il diabete di tipo 1 ha un'incidenza media nel nostro paese dagli 8 ai 15 casi per centomila abitanti. In alcune zone, in particolare la Sardegna, la prevalenza e' molto piu' alta e si arriva a 40 casi per centomila abitanti. Il dato piu' allarmante e' l'aumento progressivo della malattia, di circa il 3% di casi di diabete di tipo 1 l'anno per cause non ancora ben comprese". Lo fa sapere Stefano Cianfarani, responsabile della UOC di Diabetologia dell'Ospedale Bambino Gesu' e ordinario di Pediatria dell'Universita' Tor Vergata, che racconta alla Dire le novita' in termini di cura.
"La cura del diabete di tipo 1 si basa su vari tipi di insulina- continua lo studioso- essendo caratterizzato dall'incapacita' di questi bambini a produrla perche' il pancreas e' stato distrutto. Per adesso, quindi, le vere novita' sono le diverse forme di insulina a disposizione per il trattamento dei pazienti".
L'altra grossa novita' e', invece, l'aggiornamento tecnologico. "Il bambino diabetico puo' usufruire di alcuni device molto utili che servono sia a controllare la glicemia real time, al momento- spiega Cianfarani- e sono i cosiddetti sensori per la glicemia, sia a introdurre l'insulina in maniera continua. Quindi a mimare il piu' possibile quello che succede in fisiologia nell'individuo sano con queste pompe o microinfusori. Il futuro non molto lontano sara' nel chiudere il loop tra sensore e microinfusore con il cosiddetto pancreas artificiale. Questo microinfusore riuscira' a introdurre l'insulina real time sulle informazioni raccolte dal sensore riguardo le varie azioni della glicemia. Eccolo il prossimo step tecnologico- conclude il medico- da cui non siamo molto distanti in realta'".
(Wel/ Dire)