In Sicilia 803 posti per Msna in Sprar a fronte di 5.699 soggetti
Roma, 19 ott. - Essere esposti a gravi traumi in eta' evolutiva, quali abuso, maltrattamento, lutti, violenze e torture, femmininicidio e molti altri, ha ricadute drammatiche sullo sviluppo dei bambini e dei ragazzi e sulla loro salute mentale nell'immediato e in eta' adulta. La ricerca scientifica piu' recente ha finalmente sviluppato interventi efficaci che consentono di prevenire le conseguenze del trauma e di trattare i gravi disturbi post traumatici da stress. Si e' parlato di questo al convegno 'I traumi psichici nell'eta' evolutiva', organizzato della sezione siciliana della Societa' Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'adolescenza (Sinpia) a Caltanissetta. Una due giorni che ha visto ampia partecipazione di medici, operatori dei servizi e rappresentanti della societa' civile, tra cui magistrati del Tribunale per i Minorenni e rappresentanti del terzo settore.
Rocco Farruggia, coordinatore della sezione scientifica di Psichiatria della Sinpia, spiega che "manca l'accoglienza immediata e sicura da parte di operatori preparati in modo specifico e che attuino interventi preventivi, sia per i bambini vittime di abuso e maltrattamento, ma ancora piu' per i minori migranti non accompagnati, che spesso non trovano accoglienza o sono sballottati tra le strutture".
La Sicilia ha "solo 803 posti per MSNA (minori stranieri non accompagnati) nella rete SPRAR a fronte di 5.699 minori che hanno necessita' di essere collocati, la Lombardia ha 241 posti per quasi mille MSNA- aggiunge Fulvio Guccione, coordinatore della sezione scientifica sull'Organizzazione dei servizi di NPIA della Sinpia-. Anche le risposte dei servizi di NPIA per l'intervento mirato nel momento in cui si sviluppa un grave disturbo da stress post traumatico sono insufficienti per la nota carenza di risorse".
I neuropsichiatri dell'infanzia e dell'adolescenza, esprimono quindi viva preoccupazione rispetto alla scarsa risposta ai bisogni dei minori vittime di traumi psichici e in particolare per quanto riguarda i minori migranti. Per questi ultimi, per evitare le ritraumatizzazioni che aumentano ulteriormente il rischio gia' elevatissimo, e' fondamentale garantire accoglienza e risposta immediata, senza alcun ritardo.
"E' assolutamente indispensabile che venga sempre avviata, nel piu' breve tempo possibile, la procedura prevista dalla legge, di tempestiva comunicazione al Tribunale per i Minorenni competente per la nomina di un tutore, e distribuire in modo piu' appropriato l'accoglienza sul territorio. Trattenere forzatamente in Sicilia la maggior parte dei MSNA rende particolarmente difficile garantire interventi mirati e adeguati", sostiene Renato Scifo, segretario regionale Sinpia Sicilia. "Occorre, inoltre, garantire tutti gli opportuni interventi sanitari per la cura delle conseguenze dei traumi psichici subiti, anche al fine di prevenire ulteriori gravi conseguenze sulla salute mentale futura".
Nel corso dell'evento e' stato ribadito che i migranti minori di eta' non possono essere in alcun modo espulsi dal nostro Paese senza un motivato provvedimento specifico emesso dall'Autorita' giudiziaria. I traumi a cui esponiamo colpevolmente persone cosi' vulnerabili porteranno conseguenze gravi nella costruzione delle loro personalita' in via di sviluppo, e indirettamente si rifletteranno su tutta la comunita' civile nel momento in cui questi minori potranno presentare condotte devianti che avrebbero potuto essere evitate.
"I neuropsichiatri dell'infanzia e adolescenza italiani- ricorda Antonella Costantino, presidente nazionale della Sinpia- hanno nella propria missione professionale e umana la protezione e la cura di tutti i minori da ogni tipo di agente, biologico o ambientale, che minacci o mini la salute mentale e lo sviluppo neuropsichico in eta' evolutiva".
Nell'ambito del convegno si sono tenute le riunioni delle sezioni scientifiche nazionali di Psichiatria dell'eta' evolutiva e di Epidemiologia e Organizzazione dei servizi della Sinpia che, alla luce di quanto emerso nel convegno, hanno avviato un percorso di lavoro con l'obbiettivo di elaborare protocolli operativi multidisciplinari e interistituzionali per la presa in carico e la definizione di percorsi di cura per i minori migranti con disturbi neuropsichici e per i traumi in eta' evoluitva.
(Wel/ Dire)