Roma, 12 ott. - Ottobre e' il mese dell'affido familiare. Per stimolare possibili genitori affidatari a prendere in affido minori con difficolta' familiari e a partecipare agli incontri informativi, organizzati periodicamente dal centro affidi, il Comune di Firenze realizza la campagna di comunicazione "Se ti apri all'affido, l'affido ti apre la vita", presentata nei giorni scorsi a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella e dall'assessore al Welfare Sara Funaro. La campagna si rivolge a tutti i potenziali genitori affidatari: famiglie con o senza figli, coppie coniugate o conviventi, persone singole, giovani o meno giovani. Non vengono richiesti requisiti specifici: ogni famiglia ha le proprie caratteristiche che possono rispondere ai bisogni del bambino in attesa di affido.
"Dall'affido ho ricevuto piu' di quanto abbia dato", e' una delle affermazioni fatte da chi ha sperimentato questa misura e messe in risalto nella campagna di comunicazione. I protagonisti, infatti, sono genitori e figli (naturali e affidati) che hanno accettato di raccontare le loro storie con le parole e le immagini. Sono diversi, inoltre, i canali con cui sara' declinata la campagna di comunicazione: spot video e radio locali che gratuitamente hanno deciso di aderire alla campagna, web e social. Ma anche manifesti 70 per 100 affissi nell'area Unesco con i volti dei protagonisti. A Firenze nella banca dati del Centro affidi del Comune ci sono ad oggi circa 110 famiglie o persone single. I progetti di affidamento in corso sono 80 di cui 14 attivati nel 2018, ma ci sono ancora circa 20 bambini che aspettano una famiglia o una persona single 'giusta' per la loro situazione.
"Accogliere un bambino in affido e' un'occasione per contribuire alla sua crescita in un ambiente affettivamente protetto", ha spiegato il sindaco di Firenze Dario Nardella lanciando il mese di iniziative. "L'affido- ha continuato- e' un progetto importante che ogni anno riesce ad attrarre sempre piu' uomini e donne. Nonostante questo, pero', c'e' bisogno sempre piu' di famiglie, coppie e persone singole che possano dare il loro amore e un po' del loro tempo per prendere in affido minori, che nella gran parte dei casi soffrono di una difficilissima condizione sociale".
L'affido, ha aggiunto l'assessore al Welfare Sara Funaro, "e' un invito alla conoscenza, all'apertura verso l'altro. Ma e' anche un invito ad intraprendere un cammino che restituisce molto. Siamo alla sesta edizione del mese dell'affido, che ha l'obiettivo di promuovere e incoraggiare una delle piu' alte forme di solidarieta' umana e sociale". La rassegna, ha proseguito, "invita la cittadinanza a partecipare ad una serie di eventi sportivi, informativi e artistici per adulti e bambini con lo scopo di promuovere la cultura dell'accoglienza e dell'affidamento in ambito familiare e di sensibilizzare nuove famiglie o singole persone per offrire ad un bambino la possibilita' di crescere in un ambiente che risponda ai suoi bisogni". L'affidamento, si spiega dal Comune, puo' essere full-time quando il minore vive in modo stabile con la famiglia affidataria incontrando periodicamente i genitori, oppure part-time quando il minore trascorre con gli affidatari alcuni giorni la settimana rimanendo a vivere con la sua famiglia.
Infine diurno quando il minore trascorre con la famiglia affidataria parte della giornata.
(Wel/ Dire)