"Da Albano atteggiamento chiusura, chiediamo informazioni chiare"
Roma, 12 ott. - Segnalare "l'atteggiamento di chiusura della Garante" per l'Infanzia e l'Adolescenza, Filomena Albano, e "chiedere copia della documentazione inerente" il progetto numero 2342 'Monitoraggio della tutela volontaria per minori stranieri non accompagnati in attuazione dell'art. 11, legge 47/2017' inserito nel Fami 2014-2020 (Fondo Asilo migrazione e integrazione) e approvato per l'importo di circa 2,8 milioni di euro. Questo il contenuto di una lettera inviata da 16 Garanti dell'Infanzia e dell'Adolescenza di varie regioni italiane al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, al ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Erika Stefani, al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e alla coordinatrice della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, Rosetta D'Amelio.
La questione, come scrivono i Garanti, riguarda in sostanza "l'assenza di informazioni puntuali e complete che ci impediscono di comprendere come tale progetto possa coesistere e raccordarsi con le nostre funzioni locali e con quanto e' in corso di attuazione, al momento, in ogni realta' locale" nell'ambito della gestione dell'accoglienza dei minori non accompagnati. Tutto cio', lamentano, in considerazione di numerose richieste di chiarimento avanzate alla Garante Albano sia per iscritto che in forma orale, dopo essere venuti a conoscenza del progetto nel giugno scorso.
Nella lettera, inviata per conoscenza anche ai presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, oltre che alla sezione Centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni della Corte dei Conti, i Garanti locali sottolineano di essere stati "costretti" a compiere questo passo anche con l'obiettivo "di ottimizzare le risorse destinate ai minori stranieri non accompagnati, evitando sovrapposizioni di competenze e di area di spesa, nella salvaguardia del ruolo istituzionale della figura del Garante regionale e delle province autonome". Nel progetto di monitoraggio, infatti, la Garante nazionale avrebbe coinvolto, con la modalita' di collaborazione onerosa, soggetti estranei all'amministrazione non deputati per legge ad assumere funzioni pubbliche.
(Wel/ Dire)